Nonostante una grande prestazione dei superstiti della banda del Poz con Katic e Spissu ancora fuori per i postumi del covid e ora anche la caviglia di Kruslin - senza contare le ginocchia rotte di Devecchi e Pusica - la Dinamo-Banco di Sardegna è costretta a preparare le valigie in largo anticipo, al di là dei propri meriti o demeriti. Come dicevo i "sopravvissuti", sempre meno e sempre più sopravvissuti, senza allenamenti, fermi 18 giorni in quarantena e costretti a essere buttati nella mischia a freddo in una fitta schiera di impegni ravvicinati e tosti come non mai, hanno venduto cara la pelle nel recupero del Game 3 del gruppo L di Basketball Champions League. Dopo il doppio furto (punti e danari portati via dallo spogliatoio) di Nymbruk con relativo arbitraggio disastroso a Bamberga è andata forse ancora peggio, i suddetti 5-6 sopravvissuti hanno messo su una gara gagliarda ed entusiasmante per oltre 37 minuti dominando la partita. Poi, proprio sul più bello, quando arrivavano notizie confortanti dal campo di Saragozza, il Brose Bamberg del grande ex Michele Vitali è risorto grazie al logico calo fisico della Dinamo sempre più corta e infine - come a Nymbruk - c'è stato il solito pasticcio degli arbitri nel finale. Chi ha visto solo gli ultimi minuti della gara in Repubblica Ceca e di quest'ultima in Germania può anche pensare che sia stato un sabotaggio per fare fuori intenzionalmente Sassari. Probabilmente non è così e si è trattato solo di una strana e fastidiosa coincidenza dovuta alla scarsa qualità delle terne arbitrali selezionate per la BCL. Tuttavia la cosa fa pensare: due partite decisive arbitrate quasi discretamente sono state caratterizzate da un ultimo minuto pieno zeppo di errori e orrori incomprensibili, rimesse fischiate al contrario, falli non visti, infrazioni non viste; tutto un campionario di sviste e obbrobri che se non sono stati dettati dalla malafede sono sicuramente frutto d'incompetenza e pressappochismo. Come se non bastava la sfiga, gli infortuni, il covid e la quarantena e una panchina che non c'è più. Comunque sia la Dinamo esce dalla competizione a testa alta, consapevole di aver dato tutto e forse anche di più. Dispiace perché sia Nymbruk che Bamberg erano sicuramente alla portata degli uomini di Pozzecco - come ha dimostrato il campo, nonostante i ranghi ridotti - eppure si torna a casa. Ora non resta che il campionato anche se i problemi delle numerose assenze ci saranno anche qui. Il prossimo impegno in LBA è in programma domani sabato 3 aprile al PalaSerradimigni (20.45 diretta Rai Sport HD) contro la corazzata Virtus Bologna. Si tratta di un impegno quasi proibitivo visto il valore degli avversari e le assenze tra le fila biancoblu, ma sono sicuro che la Dinamo darà il massimo anche questa volta. Dopodiché ci saranno gli ultimi due inutili match del gruppo L di BCL; il 6 aprile è fissata la gara di ritorno con Nymbruk e l'8 quella con Bamberga. Spero che soprattutto con i cechi già qualificati (l'altra che ha passato il turno è Saragozza) ci si possa vendicare in qualche modo, giusto per evidenziare le differenze.
Grazie ragazzi! Forza Dinamo!
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