Mentre la Juventus perdeva clamorosamente contro il Real nella finale di Champions, in quel di Torino, in piazza San Carlo, la paura di un attacco terroristico schiacciava migliaia di persone in fuga e, quasi in contemporanea, a Londra dei veri terroristi islamici compivano l'ennesima strage in nome di Allah.
Certo questo lo sapete già tutti, ma ritengo che sia il caso di aggiungere qualche considerazione in merito alla strage di Londra, per quanto possa contare. Anche questa volta pare che almeno uno dei tre musulmani autori di quel massacro ignobile fosse già schedato come estremista islamico. Addirittura pare sia stato già denunciato da una famiglia che abitava nello stesso palazzo e pare anche che comparisse in un video riguardante l'Isis e compagnia sanguinaria.
Di certo in Inghilterra (come anche in buona parte d'Europa) si è sempre consentito lasciar fare manifestazione in favore di Al Qaeda prima e Isis poi, con tanto di bandiere nere e minacce di morte all'occidente. Mi è capitato più volte di vedere e ascoltare in tv interviste a loschi individui barbuti che tessevano le lodi dello stato islamico, della sharia, o che minacciavo l'estinzione dei "crociati." Questo lo hanno sempre permesso in ragione dell'intoccabile "libertà" di espressione, uno dei pilastri della società multi etnica inglese.
Ora, finalmente, pare che Teresona May sia intenzionata a porre un freno ai barbuti sgozza-passanti inermi una volta per tutte. Meglio tardi che mai, ma ci sono voluti tre attentati islamici in meno di tre mesi per togliere il pigiama agli inglesi. Sperando sempre che alle parole seguano i fatti.
Per il resto le leggi europee sono blande, mosce, accondiscendenti e paterne nei confronti di terroristi e presunti tali per non parlare dei criminali "comuni" (vedi cosa è successo in Italia con il rom responsabile della morte di una giovane studentessa cinese, travolta da un treno dopo essere stata scippata, non condannato in quanto "incensurato" e non ancora ventunenne, nonché liberato, nonostante la convalida del fermo, dopo essere stato accusato del rogo della roulotte dove sono morte tre ragazzine).
In ogni caso spero che stavolta qualcuno si svegli. La gente a Londra ha reagito in qualche modo con sedie, bottiglie e quello che aveva a portata di mano, speriamo che reagisca anche il governo inglese, per quanto riguarda la Germania, la Francia e i paesi scandinavi, invece, non ci conterei troppo.
Vanno bene i concerti come "One Love Manchester" dove almeno i ragazzini guidati da una coraggiosa ragazzina pop star (Arianna Grande) hanno reagito in qualche modo. Ma mi pare che non sia più tempo di mazzi di fiori, fiaccolate, funerali e concerti, o almeno non solo di questo. Per fermare le orde di bestie con il cinturone esplosivo e il corano sotto braccio ci vuole ben altro.
Enough is enough...
In ogni caso stavolta mi sento un po' juventino anch'io, anche se non lo sono mai stato.
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