Dopo le meraviglie dell'era Poz era ovvio aspettarsi qualche piccolo problema in casa Dinamo-Banco di Sardegna con la nuova gestione affidata a coach Cavina. Probabilmente però, dopo il quarto di finale di Supercoppa, le prime due di campionato e l'esordio in Basketball Champions League, la squadra sassarese ne esce clamorosamente ridimensionata. È sicuramente presto per dare giudizi ma la squadra di questa stagione appare in questo momento senza identità, senza carattere, inconsistente in difesa e non pervenuta nei rimbalzi. Si spera che sia solo una questione di condizione, di preparazione e di ambientamento per i nuovi arrivati (Clemmons e Battle su tutti). Eppure nonostante le dolorose partenze di due grandi campioni come Spissu e Bilan la Dinamo 2021-22 pareva sulla carta ben bilanciata, dinamica, atletica e scoppiettante. Invece no. Nonostante un promettente inizio nel girone di Supercoppa con 4 vittorie su 4 contro Varese e Cremona grazie soprattutto ai fuochi d'artificio di prof. Logan, alla prima sfida di un certo livello, ovvero nella partita contro Brindisi ai quarti di finale, la Dinamo si è sciolta come burro sul fuoco, e questo ha coinciso con una giornata di scarsa vena di David Logan e questo non è un caso: il professore è la vera anima di questa squadra, se non gira lui non si va da nessuna parte. Nella prima di campionato in casa la Dinamo ha vinto - ma non convinto - contro Pesaro per due miseri punticini grazie soprattutto a Mekowulu (21 punti, 11 rimbalzi e 2 stoppate) l'unico ad aversi guadagnato la pagnotta. Nella seconda di serie A se l'è dovuta vedere ancora una volta con Brindisi e manco a dirlo è finita male ancora più di quanto dica il risultato finale (89-80) con un piccolo tentativo di rimonta e il risveglio di Clemmons nel finale. Nella partita di stasera in Champions la reazione a dire il vero è stata un po' più consistente e anche la difesa e la grinta del secondo tempo lasciano ben sperare per il futuro, ma il risultato è stato lo stesso: vincono i tedeschi di Ludwigsburg 94 a 81 con la Dinamo - come in tutte le partite ufficiali disputate sino ad ora - costretta sempre a inseguire dopo un inizio disastroso. In quest'ultima partita si è rivisto un po' il David Logan (21 punti) del girone preliminare di Supercoppa, ma non sono dispiaciuti troppo anche i succitati Battle (16 punti) e Clemmons (17) oltre al "solito" Mekowulu, autore di 19 punti e 8 rimbalzi. Invece continuano a essere praticamente irriconoscibili Bendzius e Gentile e in parte anche Burnell, oltre al gioco di squadra, grande assente in questo inizio di stagione. Poi c'è il problema della pioggia di triple che sta inondando il canestro sassarese, sabato scorso erano stati Gaspardo e Brindisi a bombardare da fuori area senza pietà oggi è toccato ai tedeschi, magari non allo stesso modo dei pugliesi, ma la facilità con cui la difesa della Dinamo viene bucata da fuori sta diventando un problema. Spero che il coach riesca finalmente a dare un'identità a questa squadra il prima possibile. Domenica alle 18 c'è in programma la terza di campionato con la sfida al PalaSerradimigni contro Reggio Emilia e ci si augura di vedere qualcosa di meglio e soprattutto un primo tempo un po' più decente. In questa partita probabilmente già si potrà vedere quale potrà essere la collocazione reale del Banco di questa stagione: tra le prime a giocarsela con tutti, come nelle versione targata Pozzecco per intenderci, oppure sempre in affanno, ad inseguire l'ottavo posto come nelle annate immediatamente successive al triplete. Mah, si vedrà nelle prossime settimane. Per ora questa Dinamo pare una squadra di seconda fascia, da collocarsi tra Pesaro, Cremona, Varese o Fortitudo Bologna. Tuttavia l'ottimismo non manca e non deve mancare perché fortunatamente è ancora presto, molto presto. Forza Dinamo!