Lasciate ogni speranza o voi che entrate

Bochesmalas

domenica 26 aprile 2020

L'emergenza Coronavirus alla vigilia dell'apertura delle porte


Il giorno dopo la "festa" della Liberazione in tanti hanno già iniziato il conto alla rovescia in vista del 4 Maggio, giorno in cui si dovrebbero aprire in qualche modo le gabbie per far uscire gli italiani, pur mascherati e distanziati. Beh, forse sarà quella l'occasione per celebrare davvero la Liberazione.
In questi giorni è iniziato un costante calo dei ricoveri sia nei reparti dedicati sia soprattutto nelle terapie intensive. Calano i nuovi positivi, sale il numero dei guariti ma è ancora elevato il numero delle vittime (415 ieri). La speranza è che il popolo italiano si dimostri responsabile e intelligente e che rispetti nel limite del possibile le nuove regole che ci faranno compagnia per un bel pezzo. Il distanziamento sociale, la mascherina e i guanti quando servono, potrebbero impedire un nuovo attacco di Sars-Cov-2. Una nuova botta con la relativa nuova chiusura sarebbe a dir poco drammaticamente disastrosa; un suicidio collettivo. La porta dovrà essere aperta piano, piano, avendo cura che la gente non si butti a capofitto in orge, balli e feste di ogni genere. Sono stati mesi duri, durissimi, dove forse si è evitato il peggio ma anche dove in molti hanno dato il loro peggio. A cominciare dai tantissimi POSITIVI scappati intenzionalmente e consapevolmente dalla quarantena, con il loro bagaglio di virus e morte, strafottendosene della salute e della vita degli altri. Per non parlare delle centinaia di migliaia di furbetti beccati dalla polizia a farsi i cazzi propri in giro per lo stivale, isole comprese, sin dal primo minuto di lockdown. I furbi e i geni che ti volevano far sentire un coglione a te che sei rimasto dentro e che hai seguito le regole. Centinaia di migliaia di personaggi furbi, egoisti e anche un po' stronzi. Per questo non c'è troppo da fidarsi degli italiani "liberati" anche se la speranza è che in molti di questi riescano a riconnettere il proprio cervello, magari grazie all'aria fresca o al sole della primavera.
C'è il rischio che la parziale riapertura si trasformi in una catastrofe senza via di uscita, dato che per il vaccino ci vuole ancora molto tempo. Speriamo bene.
In questo momento i casi ufficiali nel mondo sono quasi 3.000.000, i morti ufficiali 200.000 (52.000 in USA, 23.000 in Spagna, 22.000 in Francia, 20.000 in Inghilterra) il che significa che potrebbero essere almeno il doppio se non di più. In Italia i casi totali sono già quasi 200.000, i morti ufficiali sono 26.384, fortunatamente i guariti sono oltre 63.000, ma non ci è dato sapere se chi ha sconfitto il virus diventi immune o no e se sia in grado di resistere ad un nuovo attacco. I dati che arrivano dalla Corea del Sud con centinaia di negativizzati divenuti positivi a distanza di tempo non è molto confortante.  
In attesa di capire se davvero andrà tutto bene, incrociamo le dita, stringiamo in pugno lo scroto, tocchiamo ferro e scriviamo due righe a tutti i santi del calendario. - 8







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