Porto (o Oporto, che dir si voglia) chiude questa piccola serie di post sul Portogallo e le sue meraviglie. Rispetto a Lisbona - a proposito della quale ho scritto qualcosa nel precedente post (https://bochesmalas.blogspot.com/2019/08/lisbona-portogallo.html) - la città di Porto è più piccola, raccolta e soprattuto più fresca. Il clima che abbiamo trovato da quelle parti è stata la sorpresa più gradita rispetto al caldo della capitale e ai forni italici dello stesso periodo. Ma, oltre alla piacevole brezza e al fresco delle notti, è stata una sorpresa anche per gli occhi: è una città molto più bella di quanto appare nei video o sul web. Dal vivo è un'autentica delizia, e non solo per l'omonimo vino che spunta fuori da ogni angolo della città. A iniziare dal fiume Duero attraversato dal ponte Luis I e i suoi tuffatori spericolati sino al centro storico patrimonio mondiale dell'Unesco, è tutto un susseguirsi di scorci pittoreschi, colori e immagini fascinose. La città è decorata da spettacolari azulejos, monumenti, parchi, chiese monumentali che si guardano in faccia dai colli, una di fronte all'altra, con in mezzo il solito saliscendi in stile portoghese. Beh si, anche se non come nella capitale anche qui le salite non mancano per mettere alla prova fiato e gambe dei viaggiatori, per fortuna però è più fresco. Si trovano poi la Torre dei Chierici da dove si ammira un bel panorama, la storica, stupenda, biblioteca Lello, il castello e tante altre bellezze. Come dicevo, se a Lisbona si gusta i pasteis de Belém e si sorseggia la Ginja (liquore a base di ciliegia), a Porto ci si sollazza tra le storiche cantine ad affogarsi di Porto in tutte le sue varianti. Qui, come in tutto il Portogallo, si mangia benissimo tra baccalà, la Francesinha (il tipico sandwich di Porto, una vera e propria bomba) pesce e carne in varie stuzzicanti combinazioni. Buon appetito...
Lasciate ogni speranza o voi che entrate
Bochesmalas
lunedì 19 agosto 2019
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