Lisbona è un classico intramontabile; una di quelle città dotate di una forte personalità che la rendono unica. Il fiume Tago che la bagna in certi punti è talmente grande da apparire come un mare, anche se l'oceano non è poi così lontano e si sente. La capitale portoghese possiede quindi un clima piacevole e non eccessivamente caldo in genere. Però nei giorni in cui noi eravamo là la brezza dell'Atlantico non è riuscita a stemperare completamente gli effetti dell'estate torrida di quest'anno.
In ogni caso, caldo o non caldo, Lisbona è una splendida città, con i suoi vicoli stretti e tortuosi che serpeggiano nel centro storico tra salite improponibili e discese a prova di freni. È tutto un sali e scendi continuo che può mettere a dura prova calzature e caviglie nonché la riserva di fiato personale. Fortunatamente ci sono i mitici tram che s'inerpicano su per i cocuzzoli della città. Se si preferisce, in alternativa, ci sono i tipici tuk tuk o altrimenti ci si può affidare ai piedi e alle ginocchia che ognuno di noi dovrebbe avere in dotazione. Poi vi sono varie funicolari e i celebri elevador per salire e raggiungere gli innumerevoli miradouro per poter ammirare lo splendido panorama sulla città da vari punti di vista. C'è anche un'efficientissima metro per spostarsi comodamente verso i punti di maggiore interesse o altrimenti i classici bus, che però non sono così affidabili e precisi, diciamo che non sono molto diversi da quelli italiani.
Per il resto la città si gira e si gusta in tre-quattro giorni ma, probabilmente, una bella settimana intera sarebbe l'ideale. Noi abbiamo optato per la prima soluzione perché dovevamo dividere i giorni di vacanza tra la capitale e Porto. Abbiamo raggiunto Lisbona partendo dalla stazione Campanha di Porto in circa tre ore di treno intercity (con l'Alfa Pendular si risparmia qualche manciata di minuti e qualche fermata). Si giunge alla stazione di Lisbona Oriente o in quella di Santa Apolonia ed il gioco è fatto. La capitale del Portogallo brulica di vita, suoni, profumi e colori che è uno spettacolo. Si trova ottimo cibo, buon vino e altrettanto gustose birre. E i prezzi per soddisfare il palato non sono affatto male.
E poi c'è tanto da vedere: il meraviglioso Monastero dos Jeronimos, la Torre di Belem e la zona circostante compresa l'irrinunciabile pasticceria di Belem (dove si possono gustare le rinomate pasteis de Belem), il castello di São Jorge, la Praça do Comércio, il Parque das Nações e tantissimo altro. Ma è sopratutto nei vicoli della città vecchia, animanti da musica e odori invitanti, che si gode a fondo la città, facendo le ore piccole nei numerosi locali affollati, tra un esibizione di Fado e un concertino rock o blues. Da non perdere.
Le foto qui sotto - come al solito - non sono le migliori del lotto (per varie ragioni) e sicuramente non rendono appieno il fascino di Lisbona, ma forse riescono un po' a dare un'idea di cosa si può trovare da quelle parti. Tutti le immagini sono state immortalate con una Fujifilm X100T a ottica fissa (35mm equivalente) senza nessun intervento postumo, così come le ha viste e immaginate il mio occhio nel viewfinder. Buon viaggio.
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