Proseguendo su e giù per il Borneo Malese non si può non finire in quel di Sandakan, città che probabilmente ha ispirato Salgari per il personaggio di Sandokan - che qui però nessuno conosce - e che soprattutto serve come punto d'appoggio per visitare il Sepilok Orang-Utan Rehabilitation Center per ammirare cuccioli e giovani oranghi all'ora della pappa. Qui inoltre si possono osservare numerosi esemplari di orso del sole nel Bornean Sun Bear Conservation Center. Per il resto la cittadina di Sandakan non è granché: c'è un bel lungo mare ma è molto, molto sporca, e la plastica è in ogni dove, con numerose isole galleggianti e i varani che fanno slalom tra bottiglie, buste e lattine. Qui la presenza islamica si sente ancora di più ed è veramente complicato riuscire a bersi una buona birra fresca, poi i gatti con la coda mozza (mutilati dai musulmani per renderli riconoscibili e quindi fare in modo che nessuno gli dia carne di maiale) sono ancora più numerosi che nelle altre città; praticamente non se la scampa nessuno.
Comunque ci sono anche aspetti positivi di questa controversa cittadina, uno dei quali è il cibo che qui, fortunatamente, è molto meglio di altre zone della Malesia. E poi c'è Sukau, il fiume e una fauna ricchissima a pochi chilometri di distanza. Quest'ultima località sarà l'oggetto della sesta e ultima tappa nel Borneo...
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