Il popolo curdo è l'unico a non avere un suo Stato. E' una nazione virtuale divisa tra Turchia, Iran, Iraq e Siria. In questi ultimi due paesi di recente gli era stata assegnata una certa autonomia dopo la caduta del regime di Saddam in Iraq e durante la guerra civile in Siria.
Sono quattro le bandiere, 50 milioni i curdi di cui circa 20 milioni solo in Turchia, sono sciiti, sunniti e cristiani, ma non hanno alcun problema di intolleranza religiosa o etnica (tra loro vi sono minoranze armene, ebraiche, yazidi...), non discriminano le donne. Hanno un'unica lingua, nonostante questa venga ostacolata in ogni modo nei loro territori dai regimi che li governano.
Sono un popolo più unito di tanti altri che uno Stato invece ce l'hanno, la democrazia ce l'hanno nel sangue e non hanno mai avuto bisogno che qualcuno gliela "esportasse" con le bombe intelligenti. Hanno combattuto al fianco degli occidentali in varie occasioni, l'ultima delle quali quella contro lo Stato Islamico in Siria. Tuttavia tutte le volte sono stati scaricati una volta giudicato finito il loro compito. Sono un popolo "usa e getta."
Ora che all'Occidente e a Donald Trump non servono più perché pensano che l'Isis non sia più un pericolo, hanno deciso di darli in pasto a Erdogan e ai famelici turchi (che di massacri se ne intendono, vedi il genocidio del popolo armeno). E pensare che per salvare il culo degli occidentali sono morti migliaia di combattenti curdi e anche tanti volontari provenienti dall'Europa (Italia compresa) che si erano uniti a loro per sconfiggere le bestie dell'Isis. Beh, i volontari occidentali che si erano e si sono schierati al fianco dei combattenti curdi, per quanto fossero coraggiosi e in buon numero, non è che fossero così numerosi quanto gli europei che si sono uniti allo Stato Islamico; perché si sa, il male e le tenebre hanno un fascino maggiore rispetto alla pace, alla democrazia e al rispetto degli altri (donne comprese).
Mamma, li turchi...
La cosa che fa più incazzare in questa triste vicenda non è tanto l'assurda guerra di Erdogan (beh, lui almeno è coerente con quanto ha sempre detto e fatto) ma è il silenzio e il tacito assenso dell'Occidente, come sempre moscio, accondiscendente con i più forti, e squallido oltre ogni limite. Gli USA hanno dato via libera alle orde turche liberando la zona dai propri soldati, l'Europa invece ha alzato il ditino per protestare pacatamente e sommessamente, salvo poi ritirarlo a causa della minaccia di Erdogan di aprire i cancelli ai milioni di profughi siriani presenti nei suoi campi. E poi - come sempre - ci sono due pesi e due misure: contro Putin e la Russia dopo l'intervento armato in Ucraina c'è stata l'unanimità nel condannare e applicare sanzioni micidiali (più per noi che per i russi, a dire il vero). Per le azioni belliche "dell'alleato" Erdogan invece non si fa un cazzo. Del resto alla Turchia noi (intendo l'Italia) vendiamo armi, come facciamo anche con un altro "alleato" discutibile come l'Arabia Saudita.
Non resta che vomitare e vergognarsi di essere parte di questo Occidente dai "sani principi morali" e sperare che invece dell'auspicata strage degli innocenti per mano dell'Impero Ottomano ci sia - come sempre è accaduto finora - una resistenza coraggiosa da parte dei curdi che riesca a ricacciare indietro i feroci invasori. Nel frattempo spero che qualcuno si ravvedi e tiri su le braghe anche al cospetto di un uomo forte come Erdogan. Non si sa mai, magari qualcuno rovistando bene nei meandri più reconditi del proprio corpo potrebbe anche ritrovare la coscienza...
Altrimenti oltre all'ennesima strage di curdi ci sarà nuovamente via libera agli infami dell'Isis (Daesh, Stato Islamico o come cazzo lo volete chiamare) cosa che quanto pare sarebbe gradita a molti.
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