lunedì 16 settembre 2019

Let's Rock



Ogni tanto, dopo tante chiacchiere, caldo e stranezze assortite, è necessario sturarsi le orecchie con del buon rock in tutte le sue declinazioni. Durante l'estate c'è il clima ideale e le testa vuota per inebetirsi e imbruttirsi con i tormentoni tipici della stagione, con musica talmente leggera che vola via al primo soffio di vento. Purtroppo la musica semplice per le tante menti semplici che popolano il nostro paese è difficile da estirpare. Quindi non conviene neanche provarci e anzi è decisamente meglio rinunciare e chiudersi nella propria nicchia e spararsi il rock in vena, lontano dalla plastica che dilaga non solo nei nostri mari e oceani ma anche nelle nostre orecchie. Del resto, soprattutto qui in Italia, è una vita che ci dobbiamo sorbire musica di plastica usa e getta, melodie melense e cacofonie per baldi giovani discotecomani. Ultimamente alle puttanate in Sanremo style, al terrificante hip hop-rap in salsa italica è sopraggiunta anche l'immonda Trap, anche questa importata dagli USA ma nella versione da discoteca italiota è diventata decisamente molto più indigesta e pericolosa. Ci sono tane piccole star esaltate che stanno infestando il panorama musicale italiano con tanto di seguito di ragazzini infoiati (muniti di bombolette alla spray urticante o no). Quando sento i nomi di questi nuovi divi rimango basito ancor più che ascoltando la loro musichetta, il che è tutto dire. D'altronde è un po' lo stesso concetto dei cosiddetti Vip dei vari reality: non li conosce nessuno, ma sono famosi...e magari anche ricchi.
In questo paese non si può pretendere di più di tutto ciò, ognuno ha ciò che si merita. In Inghilterra hanno i Rolling Stones e noi Albano; ci sarà pur un motivo? Il problema penso sia intrinseco al nostro DNA: è una questione di genetica. Se poi teniamo conto che per musica colta e impegnata s'intende Jovanotti (icona intoccabile della sinistra radical-chic) si ha un quadro completo di quale sia il nostro livello di competenza musicale e di come stiamo crescendo e abbiamo tirato su le nuove generazioni.
Comunque qui il rock non è mai stato di casa, anche sa abbiamo avuto e abbiamo tuttora tante, tantissime, eccellenti rock band. Quindi dobbiamo accontentarci di quello che passa il convento (o il Vaticano?).
Vabbè è inutile stare qui a rimescolarsi lo scroto e il suo contenuto. Questo post nasce dopo aver subito ore di musica di plastica proveniente dalla radio del vicino di casa adolescente, per non parlare dei programmi tv alla X Factor e dei suoni che fanno da sottofondo nei negozi del circondario. Quindi è ovvio che si parta da un'orchite di base e da uno sconvolgimento dell'apparato digerente.
Per rifarmi il palato e cacciare indietro la nausea ho messo un po' di video e alcuni album recenti con i loro bei player Bandcamp. Anche le orecchie vogliono la loro parte. 
Vi troverete un po' di punk, crust e hardcore, post punk, metal e black metal. I nuovi album dei Bad Religion, Halshug, Ceremony, Martyrdöd, Diät, The Black Keys, Uniform & The Body etc. Oltre al clamoroso ritorno dei redivivi The Briefs dopo ben 13 anni di silenzio. In chiusura c'è lo spazio per qualche reliquia: i mai dimenticati Motorhead, i Dishammer e gli Ancient Emblem. Play it Loud!

Rispondo al fuoco del vicino...Fuck off and die!




























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