lunedì 21 dicembre 2020

Dinamo Sassari: dopo il design danese la Milano da bere...almeno qualche sorso


 

Tutti aspettavano una risposta. In tanti, tantissimi, non avevano digerito l'ingestione forzata della ciofeca contro il Bakken Bears in Basketball Champions League, con relativa torsione dello scroto e successiva sagra della bestemmia. Beh, la risposta c'è stata, eccome: nonostante la sconfitta 102 a 86 - che letta così, basandosi solo sui freddi numeri può anche non apparire così entusiasmante - la Dinamo-Banco di Sardegna ritorna a casa a testa alta con una prestazione con i fiocchi per almeno 30 minuti. Poi, com'era facile prevedere è venuta fuori l'Olimpia Milano con il suo roster infinito, ma c'è voluta la loro migliore prestazione della stagione per ricacciare indietro la Dinamo. La banda del Poz ha dovuto issare bandiera bianca solo a metà dell'ultimo quarto, sotto la pioggia di triple di Roll e Datome. Sino a quel momento però una Dinamo spumeggiante aveva tenuto sotto la corazzata milanese per oltre 30 minuti, guidata da un incontenibile Jason Burnell (23 punti, 6 rimbalzi e ben 31 di valutazione, la più alta del match, milanesi compresi). Da segnalare anche le prestazioni del solito grande Bilan e di Gentile che piano piano sta riprendendo forma. Per il resto c'è da dire che anche uno Spissu non in grande spolvero fa sempre il suo (11 assist, 9 punti) Bendzius pure, con i suoi 8 punti e due triple nel momento di maggior splendore della squadra, ma gli altri ancora latitano: Kruslin da una parte infila tre triple pesanti, dall'altra pasticcia come sempre, perde palle e difende poco e male come sempre; Tillman ha fatto vedere alcune buone cose (10 punti per lui) e tante cazzate; Treier e Katic ancora una volta non pervenuti.

In buona sostanza se si tiene conto che in fin dei conti hanno giocato in cinque (Spissu, Bendzius, Burnell, Gentile e Bilan) essere riusciti a tenere sotto la miliardaria Milano per 30 minuti è un'impresa non da poco. Se solo ci fosse stato un buon sostituto di Spissu (Pusica, ahimè non ci sarà più) e qualche altro giocatore sul pezzo i due punti si potevano portare tranquillamente a casa. Spissu ha giocato 34 minuti, Bilan quasi 32, Burnell 34:30. Senza una panchina più consistente è difficile fare meglio. 

Ora la classifica si è accorciata ulteriormente, la Dinamo è settima a 10 punti (5 vittorie, 5 sconfitte) in compagnia di tanti altri (Pesaro, Venezia, Brescia, Treviso) e quindi la qualificazione per la Coppa Italia non è così scontata. Soprattuto ora che dopo il fallimento di Roma la Dinamo ha perso quei 2 punti di quella vittoria e quindi si è avvantaggiato dalla situazione chi contro Roma aveva perso. Del resto questa è un'annata strana, falsata dal Covid, dai palazzetti vuoti, dalle casse vuote e anche dai casi di positività che stanno interessando più o meno tutte le squadre. Oggi, all'indomani della 12a giornata questo strambo campionato a 15 squadre vede Trieste che ha disputato solo otto partite e l'unica che ne ha disputato 12 finora è Trento. Comunque la Dinamo, nonostante qualche giocatore non pervenuto, il covid e una panchina non troppo ricca, c'è e il segnale lo ha dato. Mercoledì 23 dicembre alle ore 16.00 si recupera la gara contro Cremona, spostata a causa del covid, e ci si aspetta la stessa grinta ed energia mostrata contro Milano, con la speranza che qualche altro giocatore dia un segno di vita. Per ora grazie ragazzi. Forza Dinamo!

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