martedì 10 novembre 2020

Let's dance: le discoteche, il ferragosto, i vip, i negazionisti e il caos

 


Mentre l'ex commissario straordinario alla sanità in Calabria si rivolge all'usciere per capire a chi spettasse il piano anti-covid e il nuovo commissario - infetto - asseriva qualche mese fa che solo con la lingua in bocca ci si può contagiare, in Sardegna è sparita la relazione del CTS regionale sulla quale si basava l'apertura delle discoteche dei vip a ferragosto. Intanto, comunque siano andate le cose, anche questa volta la giunta regionale sarda si è genuflessa al cospetto dei signorotti della Costa Smeralda e del relativo carnaio (o forse è meglio troiaio?) ferragostano, che ci sia o no il fantomatico parere del comitato tecnico-scientifico. Del resto è risaputo che le giunte di centro-destra hanno un debole per confindustria, i soliti noti e il mondo degli affari in generale, ancora più della salute pubblica. Prima di tutto viene il business, se poi non si sopravvive o la sanità pubblica collassa non gliene può fregare di meno. D'altro canto non è che quello che proviene dall'altra faccia della nazione (ovvero il centro-sinistra e zone limitrofe) sia necessariamente tutto oro colato, ma in questo caso c'è solo da ritenersi fortunati che in questi tempi bui ci sia il governo Conte e non gli altri. The others infatti continuano a cambiare idea ad ogni starnuto; mascherine no, mascherine si, chiudere, aprire tutto e poi richiudere, e via delirando.
Qui da noi, in Sardegna, il mitico assessore alla sanità Nieddu in ottobre si lamentava del fatto che si stava diffondendo un allarmismo ingiustificato da parte di non meglio precisate entità che stavano distorcendo la realtà. Per lui in quel periodo (meno di un mese fa per la cronaca) la situazione era sotto controllo, nonostante il disastro post ferragostano a causa dei balli e delle orge dei vip. Gli ospedali erano già saturi e c'erano già le file delle ambulanze ma, evidentemente, lui era distratto o non aveva a disposizione un usciere a cui sottoporre il quesito. In questi giorni invece ha dichiarato che: "nessuno poteva prevedere un'evoluzione così rapida e violenta della pandemia." mah!?!..
In Sardegna gli ospedali sono saturi, le ambulanze attendono ore in fila con i pazienti dentro. Si aprono reparti covid in continuazione, spesso nei luoghi meno appropriati, spesso senza percorsi puliti-sporchi, spesso senza personale. Quello che conta sono i numeri: fanno più rumore mediatico i posti letto fantomatici che non il fatto che non c'è più nessuno per assistere chi dovrebbe occupare quei posti. In cinque o sei mesi di tempo, tra un'ondata e l'altra, non si è fatto nulla, si sono assunti pochissimi medici e infermieri fintanto che si pensava ai balli e al benessere dei vip. Ora si vedono ospedali da campo modello Iraq all'ora di punta, tende sui tetti, nelle terrazze e tra poco anche nelle case private. Il tutto probabilmente verrà affidato all'autogestione dei malati, d'altronde basta solo un po' di volontà. Il personale non c'è e non si vede niente all'orizzonte.
In ogni caso se non si chiude tutto, se non si tinge di rosso tutta l'Italia - isole comprese - sarà una strage.
I morti in Sardegna sono molti di più rispetto alla prima ondata e i casi stanno lievitando come pagnotte sotto lo sguardo attonito del nostro fornaio: oltre 400 tutti i giorni. Le terapie intensive crescono al ritmo di una decina al giorno (56 il dato di ieri) e i ricoverati nei reparti covid hanno superato quota 390.
Fuori, nelle strade, proseguono assembramenti e ammucchiate di ragazzini smascherati, non solo per colpa loro, dato che i negazionisti dilagano a tutte le latitudini: vip, cantanti famosi, parlamentari, nonché dottoroni della sanità privata. Dopo i vari Bocelli, Sgarbi, gilet gialli e Salvini a giorni alterni, anche i vari medici dei vip hanno provveduto a ridimensionare la pandemia con un'ingombrante presenza mediatica.

Intanto in Italia i casi totali sono quasi un milione, i morti accertati - quindi non sfuggiti ai tamponi - quasi 42.000. Nel mondo sono 51 milioni i casi e oltre un milione e duecentomila morti. Si salvi chi può.









2 commenti:

  1. "Fuori, nelle strade, proseguono assembramenti e ammucchiate di ragazzini smascherati, non solo per colpa loro, dato che i negazionisti dilagano a tutte le latitudini: vip, cantanti famosi, parlamentari, nonché dottoroni della sanità privata. Dopo i vari Bocelli, Sgarbi, gilet gialli e Salvini a giorni alterni, anche i vari medici dei vip hanno provveduto a ridimensionare la pandemia con un'ingombrante presenza mediatica".


    Sì, Antonio, hanno grosse responsabilità.

    RispondiElimina
  2. Eh si, questi soggetti riescono a seminare con grande successo nel fertile humus dei cervelli a bagno Maria di una larga fetta di italioti

    RispondiElimina