martedì 24 marzo 2020

Covid-19, la situazione al 24 marzo 2020


Oggi 894 guariti ma anche 3.612 nuovi casi e 743 morti (6.820 in tutto). Dopo due giornate di leggera flessione dei decessi c'è stata una nuova impressionante impennata. Per quanto riguarda il numero dei nuovi casi accertati - in leggera flessione - c'è da dire che ora i tamponi pare non si facciano più a tutti i sospetti, né ai pazienti asintomatici né a chi presenta sintomi lievi, ma solo a chi ha un quadro clinico più grave, soprattutto nelle zone più critiche. Da altre parti hanno promesso tamponi a tappeto (vedi nella mia regione, la Sardegna) sopratutto tra gli operatori sanitari (oltre 5000 i contagiati in tutta Italia) e nei focolai delle case di riposo ma ancora non si vede niente.
Da rivedere anche la notizia che l'infezione riguardi solo quella fetta di popolazione in età geriatrica. È notizia di oggi che nell'area di Bergamo ci sarebbero circa 1.800 trentenni malati sotto osservazione da parte dei medici di famiglia. Del resto il "paziente 1" italiano, ora guarito, ha 38 anni non 90. Forse questo insistere, soprattutto all'inizio della crisi, sul fatto che i decessi riguardassero solo gli anziani con il loro corredo di altre patologie, è stato probabilmente un errore per quanto riguarda la comunicazione e l'informazione al popolo. Se non altro si sarebbero potuti evitare assembramenti di giovani bavosi, le feste e la movida nel primo periodo della diffusione del virus, quando le nuove generazioni italiche erano convinte di essere totalmente immuni e intoccabili. Forse una maggiore attenzione in fase di comunicazione da parte degli esperti in merito a quello che deve essere necessariamente detto rispetto a quello che invece può essere detto, data la gravità della situazione, avrebbe impedito qualche contagio in più. In quel periodo, prima dei vari decreti con relative norme sempre più stringenti, i ragazzi italiani uscivano e si riunivano in massa incuranti della salute dei più grandi, propri parenti compresi. Comunque, se da un lato è assolutamente vero che gli anziani sono i soggetti più a rischio, bisogna anche chiarire che i più giovani non sono esentati dall'infezione e soprattutto fungono da bus per l'infido germe.
Ora con le nuove restrizioni, con le multe che crescono di numero e di sostanza e i maggiori controlli, la situazione dovrebbe migliorare. Purtroppo le norme non sono retroattive, come anche le azioni del virus, e per chi ha cazzeggiato e passeggiato a braccetto con Covid-19 prima, spargendo droplet in ogni dove, non si può fare più niente: chi ha ricevuto la pioggia di saliva infetta in quel periodo probabilmente è già morto o si è ammalato. Non si può fare più nulla.
In ogni caso, a prescindere da queste valutazioni personali ovviamente opinabili, il governo italiano si sta muovendo decisamente bene, meglio di tutto il resto d'Europa, ancora adesso. Ha applicato norme e restrizioni gradualmente nel modo migliore per essere recepite da un popolo distratto, polemico, chiacchierone, pigro e svogliato come quello italiano. Ora che si è chiuso (quasi) tutto quello che è possibile chiudere, ora che i controlli - anche con i droni - sono stati implementati e le sanzioni stanno crescendo di peso, la diffusione dell'epidemia dovrebbe gradualmente ridursi. I primi risultati interessanti da questo punto di vista dovrebbero essere già visibili tra 10-14 giorni. 
Per ora il traffico di umani pare finalmente ridotto, ma non troppo: anche adesso mentre scrivo due ragazzini visibilmente alterati cazzeggiano e vomitano in diretta sotto la mia finestra, altro che mascherina e distanziamento sociale. Sempre meglio di prima per carità, ma il problema c'è ancora: troppa gente in giro che se ne frega della vita degli altri, troppi imbecilli che respirano la nostra aria.
A proposito di imbecilli altri due incappucciati stanno passando in questo momento...
Affanculo. Altro che 3.000 € di multa, qui se ne fottono. Se continuiamo così non se ne uscirà mai.

Intanto in Sardegna - nonostante i pochi test effettuati - si arriva a quota 421 contagiati (99 ricoverati in ospedale, 19 in terapia intensiva) e 15 morti.




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