Forse si dovrebbe parlare di altro, forse non ci farebbe male provare a distrarci, ma in questo momento non è possibile. Lo stereo è spento, il pallone è appeso al chiodo e i pennelli pure. Anche provare a leggere un buon libro è un'impresa disperata: i morti e il crescente numero dei malati non lo consentono.
Ieri, 21 marzo 2020, primo giorno di primavera, è stato un giorno tragico: 793 morti di/con Coronavirus in Italia per un totale di 4.825 vittime collegate all'epidemia nel nostro paese da quando si è presentata alla nostra porta. Dall'altra parte ci sono da segnalare anche 943 guariti in 24 ore che portano il numero complessivo di quelli che hanno superato l'infezione a 6.072.
Il numero dei positivi al tampone sale a un totale di 53.578. Una volta sottratti i guariti e (ahimè) i deceduti si ottiene la cifra di 42.681 positivi in questo momento, tra malati e asintomatici testati.
Tutto questo in attesa degli aggiornamenti quotidiani della protezione civile previsti - come sempre -stasera alle ore 18.
Nel frattempo i numeri crescono in modo preoccupante in tutto il mondo, principalmente in Spagna e USA. Purtroppo presto saranno tanti i paesi che raggiungeranno le nostre cifre da tempo di guerra.
Il governo italiano sta facendo scuola e il "metodo Italia" viene applicato attualmente da tanti paesi, anche da quelli che ci guardavano dall'alto al basso, non senza una certa presupponenza.
Ora le norme sono state inasprite e il nostro paese si sta chiudendo sempre di più, a tutti i livelli, come è giusto che sia. Restano aperti e operativi solo i servizi essenziali per tenere in vita il paese.
Bisogna vedere come il popolo reagirà, dato che di questi tempi siamo tutti scienziati, oltre a essere geneticamente indisciplinati. In questi giorni si moltiplicano le sanzioni, le denunce e i controlli. Una parte dei sapiens italici fatica a comprendere la situazione, forse perché sprovvista di un adeguato corredo di neuroni. Sono sicuro che nonostante le restrizioni non mancheranno gli assembramenti criminosi, le feste e i cazzeggi all'italiana, ma in linea di massima il popolo, anche quello più indietro nella scala evolutiva, sta rispondendo sempre meglio, o forse è meglio dire "meno peggio."
Per i ragazzi, poi, è particolarmente difficile capire cosa sia il rispetto degli altri e il valore della vita degli altri. Continuano a uscire impunemente, seppur con minor spavalderia e una maggior accortezza nell'evitare i posti di blocco delle forze dell'ordine. Per loro Covid-19 è un video gioco, nulla di più. Comunque questo egoismo, questa assoluta mancanza di empatia, glieli abbiamo inculcati noi. Non è solo colpa loro. Anche molti adulti che dovrebbero dare l'esempio non è che si comportino tutti come dovrebbero: c'è chi va a pescare, chi organizza feste di compleanno, chi va a comprare nel market una mela oggi, il latte domani e un chilo di pane dopodomani.
Ci sono i criminali dei social che applicano il nuovo sport della "gogna mediatica" con tanto di nomi e cognomi di presunti infetti e untori, insulti e cazzate, diffondendo notizie quasi sempre false e il panico ingiustificato.
Oltre tutto questo c'è chi si ricorda solo oggi che esistono medici e infermieri in trincea, quando sino a ieri sono state tolte indennità di ogni tipo (festivi compresi), riduzione dell'organico, cancellazione del turnover, stipendi sempre più bassi. Per non parlare dei tanto sbandierati posti letto, tagliati in tutto il territorio nazionale in questi ultimi anni senza alcun criterio e ora recuperati in tutta fretta. Purtroppo non è la sanità il settore dove si deve risparmiare e recuperare denari. Forse ora lo hanno capito tutti. Meglio tardi che mai.
Comunque, a parte tutto ciò, la Cina si sta dimostrando più solidale e generosa di tutti gli altri paesi del mondo, inviando specialisti e tantissimo materiale, nonostante qui da noi, all'inizio della crisi, ci sia stata un'abominevole caccia al cinese con numerosi episodi di razzismo. Anche l'America ha inviato materiale e personale, stanno anche allestendo un ospedale da campo. Invece l'etica e l'altruismo non sono di casa in altri paesi, vedi cosa è successo in Turchia con il blocco del materiale sanitario destinato all'Italia, o solo ieri in Repubblica Ceca dove è stato sequestrato un carico di mascherine inviate dalla Cina al nostro paese. Un comportamento indegno che non trova nessuna giustificazione, neanche nella comprensibile paura di restare senza presidi di protezione individuale, dato che lì i casi sono ancora pochi e noi invece siamo in emergenza assoluta.
In Italia sta arrivando anche una squadra di specialisti, medici e infermieri, cubani che hanno già affrontato Ebola. Ecco, di questi paesi che ci stanno dando una grossa mano, non bisognerebbe mai dimenticarsi.
Per chiudere questo post, vorrei dare un po' in numeri della mia regione, la Sardegna, dato che anche qui il virus sta guadagnando terreno, purtroppo. I dati sono aggiornati a ieri, 21 marzo 2020.
332 casi: 47 nell'area di Cagliari, 251 a Sassari, 22 a Nuoro, 8 nel Sud Sardegna e 4 a Oristano. 65 ricoverati con sintomi. 16 in terapia intensiva. 6 morti. Anche qui i numeri sono destinati a crescere inevitabilmente. Purtroppo il blocco di voli e navi dal continente è arrivato un po' in ritardo. I fuggiaschi del nord Italia hanno invaso le seconde case nella nostra zona costiera, come anche hanno fatto gli studenti locali scappati e rientrati a casa dalle ex zone rosse. Probabilmente, anzi sicuramente, il virus sarebbe arrivato lo stesso, ma così si è accelerata la diffusione, come è successo anche in molte regioni del sud.
Ormai non ci sono dubbi, quest'anno è e sarà un anno di merda. Salterà il campionato di basket, quello di calcio, gli europei, le coppe europee, le olimpiadi, la F1, ma non solo queste futili attività di svago subiranno conseguenze, anche il lavoro e l'economia probabilmente andranno a puttane, speriamo non definitivamente. E, soprattutto, ci saranno tantissimi morti. È fattuale.
#RESTATEACASA
De Luca for President!
Il mio vivere è fatto di continue domande.
RispondiEliminaLa Germania per numero di contagi è al 5° posto nel mondo, eppure i decessi sono solo 75, con una percentuale dello 0,3%, contro l'8,3% dell'Italia. Forse abbiamo strutture sanitarie adeguate, oppure mancano medici bravi?
Ciao Antonio.
Ciao Gus,
RispondiEliminaBel quesito. Stando alle informazioni che circolano la Germania pare abbia un modo diverso di "contare" i morti: ovvero i tedeschi segnalano un decesso come Covid-19 solo quando il paziente non muore per altre cause, anche se fosse comunque positivo al tampone. In poche parole sembra (e sottolineo sembra) che venga annoverato tra i morti a causa dell’epidemia solo chi non ha altre patologie. Quindi a differenza dell'Italia, dove il numero totale dei decessi riguarda sia i pazienti morti per Coronavirus sia quelli CON Coronavirus, lì si tiene il conto solo dei morti PER Coronavirus. Poi c'è da dire anche che da quelle parti sono in ritardo di almeno una settimana rispetto a noi. Mentre sono sicuramente più vicini alla nostra situazione gli spagnoli. Io penso che sia solo questione di tempo, nel giro di una settimana sia la Germania sia la Francia e subito dopo l'Inghilterra ci raggiungeranno (purtroppo). Per il resto, che dire...il nostro sistema sanitario nonostante le evidenti lacune e le innumerevoli problematiche è sempre il migliore d'Europa. Poi qualche puttanata all'italiana è inevitabile. Siamo pur sempre un popolo di cazzoni e grandi chiacchieroni.
Speriamo bene...
Saluti
Sì, a chiacchiere siamo i primi nel mondo. Parlano tutti, anche Selvaggia Lucarelli, e tutti si contraddicono.
EliminaIl sistema sanitario italiano ha subito tagli importanti.
Giustissimo. A chiacchiere siamo imbattibili. In questi giorni siamo tutti scienziati, un popolo di premi nobel. Pare che Barbara D'Urso stia per ultimare il primo vaccino...
EliminaAlla sanità pubblica sono stati tolti una valanga di soldi, ma nonostante questo si riesce a farla funzionare bene. Non oso pensare cosa possa succedere da altre parti con un numero di casi come i nostri.
Che vuoi che ti dica...siamo nella merda. Comunque vada a finire sarà un disastro.
I dati di ieri sembrano mostrare una riduzione ed un passo indietro del virus. Certo da te in Sardegna come da me in Liguria la situazione sarà difficile ancora forse per una settimana. Speriamo che gli Italiani si dimostrino tutti intelligenti e che tutto rientri presto.
RispondiEliminaCiao. Si, finalmente c'è stato il tanto atteso calo, un piccolo segnale ma molto importante. La cosa fondamentale è che il trend prosegua anche oggi e nei prossimi giorni. Solo se verrà confermato si potrà far partire il conto alla rovescia in vista della fine di questo casino o almeno di un alleggerimento in Lombardia.
RispondiEliminaDa noi, come da te e nelle regioni del sud, sarà più lunga ma spero meno drammatica, soprattutto perché non abbiamo le strutture sanitarie (salvo qualche eccezione) della Lombardia.
Speriamo bene...