domenica 6 febbraio 2011

Ritual e le altre: ovvero il rock in Italia visto dalle riviste...



In origine c'era Ciao 2001 e ben poco altro...qualcuno ha detto San Remo?
Un minestrone di rock, cantautori più o meno impegnati e pop da classifica (hit parade, secondo il linguaggio del tempo) in una miscela tutta italiana, ben lontana dalle ricette delle terre dove è nato il rock (leggi Albione).




Poi è arrivato Popster, il padre di Rockstar, figlio di Red Ronnie e chi più ne ha più ne metta...





Popster subisce una mutazione genetica e diventa Rockstar...




Contemporaneamente Il Mucchio Selvaggio esplora nuove frontiere...





Più 'mericano e classico, ma forse meno commerciale dell'ultima incarnazione di Rockstar...
Già nel "Mucchio" vi si trovava una rubrica che si occupava di rock alternativo; qualcosa di diverso dalla musica mainstream che dilagava in radio, tv e riviste.
Ma il "colpo gobbo", il salto di qualità, lo si deve a un'altra rivista:
Rockerilla...1980 o giù di li.


Il punto di non ritorno. Lo stato dell'arte in quel periodo e per tanti lunghissimi anni, poi un lento, ma decoroso, declino.
Nel frattempo altre riviste si affacciavano sul mercato.

Buscadero e i primi magazine metal...



Qualcuna esiste ancora e tantissime altre sono nate successivamente: Rock Hard, Metal Hammer Italia etc...
Poi da una costola di Rockerilla nasce Rumore di Claudio Sorge:

Da Rumore prendono vita Bassa Fedeltà e Metallic K.O.:



Tantissime fanzine si affacciano sul mercato all'insegna del D.I.Y...e anche alcune riviste di nicchia che ancora adesso sopravvivono come Blow Up.
Ancora prima nasce un magazine che ancora adesso è un mito parlo di Psycho con i suoi incredibili cd allegati. Il raggio d'azione andava dal metal al rock alternativo, anche se l'heavy metal in tutte le sue forme era la colonna portante della rivista.


Contemporaneamente la fiorente scena hardcore italica partorisce un altro pezzo di storia: Blast! trasformatosi successivamente in Dinamo!:



Altri loschi individui si affacciavano nel mercato della carta stampata di settore, con alterne fortune, ma sempre con proposte di buona qualità:




Poi è la volta di Rocksound, anche questa con cd allegato e un target più giovanile come obiettivo:



Purtroppo molte di queste riviste si sono estinte nel tempo. Forse a causa di un eccessivo sovraffollamento di un mercato comunque ristretto e suddiviso in troppi sotto generi e nicchie per pochi intimi. Ma la perdita più grande secondo il mio modesto parere è quella di Psycho: la rivista perfetta.
Da una sua costola nasce, comunque, Ritual che lo affiancherà con saltuarie uscite per un bel pezzo, per poi sopravvivere alla sua morte e proseguire sino a conquistare una bella fetta di mercato. Il genere trattato è il dark, gothic, elettronica e parenti stretti ed è la migliore rivista musicale italiana esistente, per quanto mi riguarda...







Sempre dalla mente geniale di Francesco "Fuzz" Pascoletti nascono altre riviste che vanno a completare la proposta editoriale occupandosi di rock classico e metal anni '80:
Classix e Calssix Metal.



Silenzio.
Buona lettura.

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