sabato 27 giugno 2020

La Dinamo Sassari, la campagna acquisti e l'incertezza di un mondo covidizzato


Prosegue il gran lavoro del G.M. Pasquini, del coach ritrovato Pozzecco e del Presidente Sardara per assicurarsi le prestazioni di alcuni atleti di assoluto valore. L'obiettivo è quello di arrivare alla prossima, imminente, stagione con un roster di alto livello e, bisogna ammetterlo, ci stanno riuscendo in modo clamoroso, come direbbe il Poz.
Dopo lo scampato pericolo di un divorzio, quando il bello pareva (e pare) ancora lontano da venire, le casse della Dinamo-Banco di Sardegna si sono aperte per offrire alcuni elementi veramente molto interessanti al mago di pOZ.
Dopo le graditissime conferme di Spissu, Bilan, Gentile e Devecchi e l'arrivo inaspettato di Jason Burnell, degno sostituto del funambolo Pierre, arrivano a Sassari l'ala forte Justin Tillman (203 cm. 24 anni) e l'esterno serbo Vasa Pusica, da mesi richiesto e inseguito dal coach e forse una delle cause del litigio al vertice della Dinamo. Quindi - per ora - contenti tutti.
Di certo non era più possibile trattenere Evans e soprattutto Pierre, perché già è stato un miracolo fargli disputare (quasi) tre stagioni a Sassari.
Comunque non si può non essere soddisfatti di questa campagna acquisti espansa dall'emergenza Coronavirus. Resta però l'incognita sulla riapertura dei palazzetti per la prossima stagione, con o senza pubblico, nonché il mistero su come evolverà la pandemia nel mondo e quindi come e se si potrà viaggiare per le partite di coppa. La Dinamo disputerà anche la prossima stagione la Basketball Champions League, ma l'Europa lì fuori non sembra ancora abbastanza sicura per garantire viaggi e spostamenti, senza il rischio di restare chiusi in quarantena in qualche desolato paesino oltre i nostri confini.
Nel mondo i casi di Covid-19 stanno arrivando a tagliare il traguardo dei 10 milioni e i morti ufficiali sono vicinissimi a quota 500.000 (quelli reali probabilmente sono già il doppio). Lascia ben sperare il fatto che è indubbiamente molto presto: siamo ancora a Giugno e c'è tutto il tempo per organizzarsi e per frenare la corsa della bestia e i suoi maledetti effetti collaterali. L'aspetto meno incoraggiante della vicenda è però il festival degli assembramenti che si stanno vedendo in lungo e in largo per il mondo. La gente ha rimosso dalla mente i morti, i malati e il disastro di questa epidemia, da noi come - e ancora di più - nel resto del mondo. Anche in paesi dove l'infezione ancora dilaga e uccide.
Speriamo bene. Non so voi ma io non vedo l'ora che si possa vedere una partita vera, con la gente sugli spalti e nessuna paura di quello che ci sta vicino.

Forza Dinamo!

P.S.: per chiudere questo post atipico, tra sport e malattia, devo aggiungere purtroppo che il neo acquisto Justin Tillman ha perso il padre e ora anche la madre a causa del Coronavirus.

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