mercoledì 3 luglio 2019

El Post


Dopo tanti anni può succedere anche che uno si stanchi e, conseguentemente, può capitare che cedano le fondamenta che costituivano le certezze di una volta. È il caso di chi scrive su queste pagine e forse anche delle pagine stesse. Antblog sguazza nella melma sotterranea del web da più di otto anni ormai. Nel corso di tutto questo tempo si è evoluto in qualche modo, ha provato a rinnovarsi, e in questo continuo macinare e rimacinare qualche obiettivo è mutato. In origine ero partito per aggirare i vari social (che non ho mai digerito) per scrivere due cazzate partendo dalla base dei mei raccontini, con un po' di musica alternativa e un po' di arte a fare da contorno. Dopo un primo anno di assestamento, nel quale mi sono guardato un po' in giro nel mondo virtuale, questo atipico contenitore di lercio rock'n'roll, pennelli unti, trementina, storie dementi e immagini stravaganti, si è guadagnato un suo piccolo spazio nella rete, soprattutto all'estero (USA e Russia in testa). Molti post di "arte per le masse" e alcune recensioni avevano a suo tempo ottenuto una visibilità inaspettata e probabilmente immeritata. Poi si era creato un bel gruppo di blogger con i propri contenitori con scambi culturali decisamente stimolanti che mi avevano convinto ad andare avanti e a scavare nel sottosuolo. Purtroppo però di questa banda di agguerriti blogger non è rimasto quasi più nessuno. Forse non sono rimasto più neanche io, ma non ne sono ancora consapevole. Siamo una specie in via di estinzione.
Comunque, all'interno della piccola riserva che ci è stata assegnata, questo blog ha continuato ad esserci, seppur a regime ridotto e con pochissima benzina nel serbatoio. Nel tempo i contenuti sono in parte cambiati, l'impegno si è ridotto e la visibilità (ovviamente) è andata scemando, riportando le statistiche delle visite ai livelli del primo anno di vita, o giù di lì.
In questi ultimi anni ho completamente eliminato gli articoli più faticosi come quelli su alcune scene underground o sulle band storiche, tanto non se li cagava quasi nessuno. Anche le recensioni di dischi si sono rimpicciolite in un primo tempo e poi sono sparite quasi del tutto. Al contempo è aumentato lo spazio riservato ai viaggi, alla Sardegna e alla "fotografia". Ho ridotto anche il numero di post dedicati all'arte e ai grandi pittori, famosi e no, di nicchia e no. Viceversa è aumentato notevolmente il numero di articoli relativi al basket e in particolare alla Dinamo Sassari. Quindi con questo andamento schizofrenico è ovvio che non ci possono essere più gli stessi utenti davanti a uno schermo del pc; dopo anni di cambi di rotta e rimescolamenti di ogni genere la gente si rompe i coglioni. È fattuale, direbbe qualcuno che sicuramente conoscete.
In ogni caso questa cloaca di spazio web continuerà ad esistere, il problema è solo che non so ancora in che forma, cioè, in buona sostanza, non so ancora "cosa farò da grande."
In attesa di riunirmi con i mei neuroni rimasti fedeli per decidere sul daffarsi, ho deciso di sospendere momentaneamente le trasmissioni. Del resto è meglio non scrivere nulla piuttosto che inondare la rete di cazzate senza senso. C'è un limite a tutto.
Alla ripresa delle ostilità può essere che questo blog di merda si trasformi in una sorta di "pagina ufficiale" del fan club nuorese della Dinamo Sassari, come anche che si torni a parlare solo di arte, narrativa fai da te e musica underground, oppure anche solo di viaggi e fotografia. Per il momento metto la freccia e parcheggio. Non so cosa ne verrà fuori. Boh...

Buone vacanze...per chi se lo può permettere.
Stay Tuned. See you soon.




















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BAD RELIGION




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