lunedì 24 giugno 2019

Dinamo Sassari, the day after




La DINAMO-BANCO DI SARDEGNA saluta il suo immenso pubblico riunito per festeggiare la chiusura di questa incredibile ed entusiasmante stagione. In Piazza Italia a Sassari c'erano migliaia di persone festanti a rendere omaggio alla squadra, alla società e a tutto lo staff. Tutta questa gente per applaudire il secondo posto conquistato in Finale le altre società se la sognano anche quando li vincono gli scudetti, per non parlare delle migliaia di persone davanti ai numerosi maxischermo in occasione di questi playoff in tutta l'isola o delle numerosissime persone accampate da giorni prima per recuperare un prezioso biglietto. Nessun altro poi, eccetto Milano, ha lo stesso seguito su tutti i social e una società alle spalle che si muove a 360° con una fondazione, 3 store (più quello digitale) una web tv, un settore giovanile importante e mille nuove iniziative di ogni genere ogni anno. Nessuno, del resto, ha un Presidente come Stefano Sardara e un pubblico come quello di Sassari (e di tutta la Sardegna). L'abbraccio del popolo biancoblu ai Giganti è stato incredibile.

Peccato per lo scudetto sfumato in Gara 7 delle Finals, ma non si poteva fare diversamente, la benzina era finita e le gambe non c'erano più. La Dinamo ha retto solo nel primo tempo poi è arrivato qualche regalino e la fornace del Taliercio ha portato a termine la cottura della squadra. Ma non importa, i ragazzi, il coach, lo staff e anche i numerosi tifosi biancoblu stipati in quell'indecente "acquario" del terribile Taliercio, hanno dato tutto e forse anche qualcosa di più. Venezia, alla fine dei conti, ha vinto meritatamente. Però non so come sarebbe andata a finire se la Dinamo avesse vinto Gara 1 (persa solo per un canestro) che ha interrotto la striscia delle 22 vittorie consecutive. Forse lo scudetto sarebbe finito da tutt'altra parte. Ma è inutile piangere sul sudore versato e sugli arbitri (tanto lo fanno già società ben più quotate e ricche). Va bene così. È stata un'avventura meravigliosa o "clamorosa" direbbe qualcuno. Una storia incredibile che come ha già detto il succitato "qualcuno" potrebbe essere usata per farci un film, ma il finale in questo caso non sarebbe poi così tragico o drammatico. Il popolo biancoblu sorride lo stesso...




Con l'avvento di coach Gianmarco Pozzecco la Dinamo-Banco di Sardegna ha disputato 33 partite, 26 delle quali vinte, mica roba di tutti i giorni. Ha esordito nelle Final Eight di Coppa Italia, appena atterrato da Formentera e con le valigie ancora da disfare. Subito una vittoria ai Quarti (contro Venezia) e esce dalla competizione per un solo punticino in Semifinale contro Brindisi. Poi sono arrivate due sconfitte di assestamento in campionato (contro Cremona e Venezia) dopodiché SOLO VITTORIE per ben 22 turni, tra campionato e coppa europea. Nel mezzo è arrivata la conquista della Fiba Europe Cup. Poi ci sono stati i Playoff: 3-0 nei Quarti contro Brindisi, 3-0 in Semifinale contro Milano. Infine la Finale contro la "bestia nera" Venezia (e il suo palazzetto a microonde) con 3 vittorie e 4 sconfitte. Alla fine con la sua gestione sono arrivate 26 vittorie e solo 7 sconfitte. Nessun altro in Italia (e non solo) ha fatto meglio. È mancata la ciliegina sulla torta con il secondo scudetto ma va bene lo stesso. Forse non si poteva chiedere di più. GRAZIE!




FORZA DINAMO!






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