venerdì 5 aprile 2019

Dinamo Sassari: la resurrezione, la storica semifinale di Fiba Europe Cup e la riscossa degli italiani



Non ci si può distrarre un attimo con la "Dinamo-Banco di Sardegna" di quest'anno; basta mancare un paio di settimane dal suolo italico che questa squadra incredibile e un po' folle ti sorprende e sconvolge tutto. 
Avevo lasciato la mia amata con 5 sconfitte consecutive sul groppone e i playoff più lontani della più remota meta esotica e invece no, la stupefacente banda guidata dal Poz ti piazza una vittoria in Turchia di 19 punti, un pareggio quasi impossibile nella gara di ritorno che vale la semifinale di coppa e, soprattutto, una serie di tre vittorie maestose in campionato: a Pistoia nei supplementari (la prima vittoria all' overtime da un paio di anni a questa parte!); e due belli exploit da +18 punti in casa contro Trento e Bologna, che significa due dirette concorrenti fatte fuori in pochi giorni (2 - 0 nei confronti di Bologna, 1- 1 ma con differenza canestri favorevole con Trento, + 13).
Pur senza il grande Bamforth, con Carter ancora non pervenuto, e quasi più Italia che America nel quintetto la Dinamo si è portata a ridosso della zona playoff. 24 punti in saccoccia e ancora 6 gare da affrontare con altri 12 punti a disposizione. Si inizia domenica a Milano, trasferta proibitiva ma non troppo, visto il risultato dell'andata con la sconfitta per un solo punto all'overtime, 106 a 107. Ma oltre a questo grande classico che riporta in mente ricordi di momenti gloriosi, ci saranno Avellino in casa (gara di andata finita 86 a 78 in favore degli irpini), Pesaro in trasferta, e poi il trittico di dirette concorrenti ai playoff: Brescia in casa (all'andata vittoria del Banco in trasferta per 95 a 71), Trieste fuori (gara di andata vinta dai sassaresi per 102 a 97) e Cantù in casa (anche qui una vittoria in trasferta all'andata per 97 a 78) a chiudere il cerchio. Quindi la zona playoff distante solo due punticini striminziti non è più così distante dopo aver fatto fuori Trento e Bologna e con il vantaggio di 1-0 contro Brescia, Trieste e Cantù. Forse può essere sufficiente vincerne 3 e portarsi a quota 30 punti, meglio però una in più per arrivare a 32. Il sogno potrebbe avverarsi sul serio.
Con gli italiani in gran spolvero, Spissu, Polonara e Gentile su tutti, e un gran bel gruppo di americani di un certo peso e gran qualità (il ritrovato, grandissimo, Jack Cooley, Smith, Thomas, McGee) e l'imprevedibile estro di un canadese definitivamente esploso (Pierre) ci si può credere. Certo, se risorgesse anche Lazaro Carter...

In Fiba Europe Cup invece con 15 vittorie, un pareggio prezioso come l'oro e solo due sconfitte  e, quindi, il traguardo storico della prima semifinale di una coppa europea per questa Dinamo, si è già andati oltre ogni più rosea aspettativa. Tuttavia l'appetito vien mangiando e nulla impedisce di provare a fare un bello spuntino in Israele (gara di andata contro l'Hapoel Holon in progamma il 10 aprile) o nel match di ritorno al PalaSerradimigni (il 17 aprile, ore 20.30).
In ogni caso, vada come vada, giù il cappello per questa Dinamo. Non resta che ringraziare giocatori, coach e società per quanto fatto finora. Ma di appetito ce n'è ancora parecchio...

Forza Dinamo!

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