domenica 13 maggio 2018

Italian Sounds: Christine Plays Viola, The Twinkles, Eradius, Devil Within, Zeffjack, Stolen Apple, Ginevra


Piovono suoni dal pianeta Italia, un mondo molto più ricco e variegato di quello che si possa pensare, soprattutto per quanto riguarda il versante underground. Probabilmente non ho più i neuroni omologati per stare dietro a questa pioggia fitta e incessante, ma comunque di tanto in tanto provo ugualmente a restare sintonizzato in diretta con gli eventi della scena musicale italica. Questo è un one-man-blog, non ci sono collaboratori né tantomeno una redazione; praticamente questo blog non esiste neanche, è virtuale in tutti i sensi. Tuttavia, come sempre, non mi dispiace affatto accogliere i nuovi suoni a orecchie spalancate, quando posso.
Cazzate a parte, oggi colgo l'occasione per presentare velocemente un bel mucchietto di nuove uscite discografiche fresche fresche o, in qualche caso, con solo qualche mese sulle spalle.

In quest'occasione vorrei dare spazio a 7 band, tre vecchie conoscenze dei lettori di questo blog (Christine Plays  Viola, Stolen Apple e Ginevra) e 4 band mai apparse su queste pagine: Eradius, Zeffjack, Twinkles e Devil Within.

Cominciamo con il nuovo singolo dei magnifici Christine Plays Viola, da sempre graditissimi ospiti di queste pagine. Il video di "Sentenced To Fall" fa da apripista al nuovo EP "The Bonds Should Be Only Silver Threads" che uscirà a breve. Il disco in questione celebra il decennale di attività della band e promette di farlo nel migliore dei modi con 7 tracce marchiate a fuoco con il loro stile costruito sapientemente nel tempo a base di dark wave-post punk. Nel disco spicca un rifacimento  di "Four Steps in Your Hole" un brano tratto dal disco d'esordio "Innocent Awareness" e la presenza come special guest di Miro Sassolini, ex Diaframma, nella traccia "Solitary Abuse." Come sempre, imperdibile.

Un'altra grande band che aveva trovato spazio nel blog, in questo caso in occasione della recensione del loro strepitoso secondo album "Trenches", sono gli Stolen Apple, formazione fiorentina dedita a un'eccellente, personale e grandioso indie rock-alternative con lussuriosi richiami al nuovo rock americano degli anni 90, al paisley undergorund e altre delizie pysch-indie-rock. L'occasione per parlare nuovamente degli Stolen Apple è la pubblicazione del nuovo video-singolo "Daydream", brano ispirato da una poesia di Daniela Pagani, cantante e poetessa fiorentina morta giovanissima a soli 22 anni.

Il terzo disco in scaletta è l'album d'esordio di un'altra vecchia conoscenza di questo blog: il progetto Ginevra, duo elettronico torinese con marcate influenze post punk-dark wave, composto da Loris Brunello e Lorenzo Albera.
Il disco s'intitola "Death By Strobe" contiene 8 nuove eccellenti tracce e rappresenta il punto più alto toccato da questa band in crescita clamorosa, dopo numerosi singoli e EP. 
"Death By Strobe" è disponibile in versione digitale (vedi player bandcamp più sotto) e anche in una appetitosa versione in vinile limitata a sole 100 copie.

Dopo l'incontro con questi tre "vecchi amici", cosa che fa sempre il suo effetto, vorrei spendere un altro paio di parole per quattro dischi di artisti che non conoscevo quasi per niente (Twinkles a parte) e che, devo dire, mi hanno sorpreso piacevolmente al di là di ogni aspettativa.
Ma, cominciamo dall'inizio: tra le quattro band (relativamente) nuove per i lettori di questo blog la prima che mi è capitata nei timpani, giusto perché avevo già sentito qualcosa prima, è quella dei Twinkles, storica formazione veneta in attività dal '96. Il disco in questione è il nuovo album "We Come Along", pubblicato in questi giorni dalla Rocketman Records. Devo dire subito che quest'album è una vera e propria bomba a base di punk 77, power pop, adrenalina, cori, melodie irresistibili, energia a volontà e ricordi commoventi. I punti di riferimento sono quelli che cita la stessa band: Boys, Ramones, Undertones, Vibrators e Skids. Io aggiungerei anche i più recenti nostalgici The Briefs (purtroppo sciolti qualche anno fa) o The Love Triangle. 

La seconda band mia vista da queste parti sono gli Eradius, autori di un album omonimo fresco di stampa. E anche questa è stata una gran bella sorpresa: il duo anglo-veronese propone una personale visione di sonorità indie-stoner-hard-alternative rock decisamente  irresistibile. I punti di riferimento del duo (Richard Dylan Ponte voce e basso, Edoardo Gomiero alla batteria) son i Tool, i Muse, i Royal Blood (fantastico il loro album d'esordio di qualche anno fa) i Rage Against The Machine e lo stoner rock. L'effetto finale è assolutamente incredibile.

Un'altra piacevole sorpresa mi è stata gentilmente offerta dall'Ep d'esordio dei Devil Within, "Not Yet", pubblicato l'anno scorso. 5 tracce di heavy metal eccezionale che ti fanno roteare la testa senza tregua. Il suono della band bergamasca rilascia certe sensazioni che si ritrovavano negli albori della NWOBHM assolutamente immersi nell'underground del genere. Il che è un piacere assoluto per le orecchie e fa resuscitare emozioni e ricordi mai totalmente sopiti. Oltre questo aspetto c'è da dire che i Devil Within sono comunque moderni e al passo con i tempi. Infatti da queste parti non si vive di soli Iron Maiden, ci sono riferimenti anche ai Metallica dei tempi d'oro e anche ai più recenti, grandiosi, Avenged Sevenfold (da sempre uno dei miei gruppi preferiti). Sorprendenti.

Ultimi, ma non ultimi, gli Zeffjack con il disco "Friendless". Un'opera estremamente affascinante quanto coraggiosa. Il trio infatti propone un sound strumentale, materia non facile da gestire, e lo fa maledettamente bene con un muro di suoni per niente scontato né tantomeno noioso. Riescono a creare atmosfere potenti ed evocative partendo da sonorità corpose a base di punk, new wave e rock.










 


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