martedì 6 giugno 2017

Dinamo Sassari: work in progress


Archiviata la stagione 2016-2017, sicuramente positiva nonostante l'uscita di scena anticipata nei playoff, è già ora di ricostruire in previsione dell'imminente nuova stagione. In questi giorni c'è stato il saluto definitivo al basket giocato da parte del Maestro Dusko Savanovic, gran giocatore, praticamente insostituibile, ma bisogna farsene una ragione perché la decisione era nell'aria a causa dell'età dell'ala serba. Poco dopo c'è stato il colpo di scena: Brian Sacchetti dopo 7 anni a Sassari ha deciso di lasciare, probabilmente per approdare a Reggio Emilia. Non resta che salutare e ringraziare i due giocatori per quanto fatto, sopratutto Brian che c'era dai tempi della promozione dalla A2.

In buona sostanza pare che il gruppo da tenere assolutamente unito secondo le ultime dichiarazioni di mr Pasquini non ci sarà più per vari motivi. Bell, Lighty, Carter e Lawal sono dati come sicuri partenti, di Savanovic e Sacchetti si è già detto. In pratica dovrebbero restare solo il mitico capitan Devecchi, Lydeka e (si spera) Rok Stipcevic. Pare ci siano in arrivo un po' di italiani quali Achille Polonara e forse Aradori o addirittura Della Valle da Reggio Emilia, e probabilmente il rientro di Marco Spissu. Questo non può che fare piacere perché si tratta di grandi giocatori, anche se gli italiani della Grissinbon non sono particolarmente "simpatici" dal mio punto di vista. Ma queste sono valutazioni personali che lasciano il tempo che trovano.
Per quanto riguarda la stella Trevor Lacey mi pare sia molto difficile che possa restare alla Dinamo, purtroppo. Speriamo che si riesca a tenerlo.
Il primo nuovo arrivato per questa nuova avventura è la guardia statunitense di passaporto kosovaro Scott Douglas Bamforth che promette molto bene. L'annuncio ufficiale è stato dato proprio oggi.
A me non dispiacerebbe Aaron Craft, Peric della Reyer o il rientro del figliol prodigo David Logan, ma si tratta di sogni pressoché irrealizzabili. Sono però sicuro che anche questa volta il presidente Sardara e Pasquini sapranno ripartire da zero con una squadra di gran livello. Purtroppo non potranno non mancare i soliti "pacchi" come Mitchell e Petway due anni fa o Carter quest'anno, ma non si può fare niente gli "oggetti" in vetrina per quanto belli e scintillanti non sempre sono garanzia di "fruibilità", speriamo solo che siano pochi, molto pochi.

Intanto Trento è arrivata in finale eliminando la corazzata Olimpia Milano, e questo giustifica un po' il tre a zero che ci ha rifilato ai quarti. A questo punto non mi dispiacerebbe affatto una vittoria dei trentini in finale contro Venezia.





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