mercoledì 11 gennaio 2017

MMXVI


Finalmente il 2016 si è levato dai coglioni. È stato un anno pessimo come del resto lo sono stati anche i suoi ultimi predecessori. Il 2016 ci ha lasciato in eredità un tappeto di cadaveri sul terreno di mezzo mondo per mano degli integralisti islamici. L'Europa è diventata il terreno di caccia prediletto dai killer armati di corano e kalashnikov (oltre ai Tir e al tritolo, ovviamente). Nessuna città è più al sicuro. Nessuno si può più fidare di nessuno. Neanche dei "profughi" di Lampedusa, perché ormai sono tanti, davvero tanti, quelli che una volta approdati nelle nostre coste dai barconi poi si dilettano a fare reati di ogni tipo (vedi i fatti di Colonia di un anno fa, gli incendi dei centri di accoglienza e tanti altri reati cosiddetti minori come furti, rapine, stupri) e finanche qualche strage di innocenti.  Certo non sono tutti uguali, per carità: ci sono tanti, troppi, poveri disgraziati che davvero fuggono da fame e guerre, ma non sono meno quelli che se ne approfittano e arrivano con ben altre intenzioni. In ogni caso è il sistema di accoglienza europeo che non funziona, il business collegato e le spese folli che portano solo ad accumulare quattrini da una parte, e gruppi sempre più folti di disperati in giro per le piazze italiane ed europee senza meta né futuro, dall'altra.
Oltre questo c'è anche la terribile guerra in Siria, dove nessuno ha capito niente, neanche le cose fondamentali. Tra le altre cose non si sa ancora chi sono realmente i "buoni" e chi i "cattivi" in questo conflitto. 
Nel 2016 non ci siamo fatti mancare nulla: Donald Trump alla casa bianca, il Renzi nazionale e le sue puttanate (solo lievemente smorzate dal Renzi bis di Gentiloni) il jobs act, la buona scuola, l'art.18 evaporato, gli 80 euro e varie elemosine. 
Tante altre cose sono andate male quest'anno appena trascorso: il fallito golpe in Turchia, per esempio, che ha ridato vigore alla svolta islamista di Erdogan (e alla caccia ai curdi), la "guerra" di Obama contro Putin, terremoti, stragi e disastri di ogni genere.
Per quanto mi riguarda le uniche note positive sono state le sconfitte del PD alle amministrative a Roma e Torino e, soprattutto, la botta ricevuta da Renzi in occasione del referendum costituzionale.

È stato anche l'anno dei morti nel pianeta della grande musica: David Bowie, Leonard Cohen, Glen Frey, Prince...

In buona sostanza, tirando le somme, è stato un anno di merda. Speriamo in qualcosa di meglio nel prossimo appena iniziato.

BUON 2017!



























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Il passaggio di consegne tra il 2015 e il 2016:


SEXTILE - A THOUSAND HANDS - Disco dell'anno 2015


BESTIAL MOUTHS - HEARTLESS - Disco dell'anno 2016

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Le copertine virtuali dei racconti pubblicati sul blog nel 2016, presto riuniti in un unico libro:
















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Infine due parole sulla Dinamo Sassari-Banco di Sardegna: dopo il promettente avvio di stagione c'è stato un blackout inaspettato, purtroppo abbastanza lungo e doloroso. Ma ora, dopo l'arrivo di Gani Lawal e David Bell, la riconferma dell'ottimo Darius Johnson Odom e la ritrovata energia di Savanovic, Lydeka, Stipcevic e Lacey e, soprattutto, il grandissimo apporto degli italiani Devecchi, Sacchetti, D'Ercole e anche Monaldi (per quanto venga impiegato troppo poco) la squadra è risorta e finalmente gioca alla grande. Quattro vittorie pesanti consecutive, tre in campionato contro Caserta, Torino e, soprattutto, in trasferta a Venezia, seconda in classifica, hanno rimesso in riga la stagione, oltre alla sofferta ma fondamentale vittoria recente in coppa contro la corazzata AEK Atene. Ora ogni obiettivo può essere alla portata: Coppa Italia, Playoff e a questo punto anche la Champions League. Del resto il roster è forte e compatto (anche Olaseni e Carter sono grandi giocatori, un po' discontinui forse, ma di grande talento) e non ha nulla da invidiare alle prime della classifica, anzi. Oserei dire che, forse Milano a parte, con tutte le altre ce la possiamo giocare senza problemi. Peccato solo per i tanti punti persi contro formazioni decisamente inferiori e a causa di una serie di episodi sfortunati negli ultimi secondi.
Forza Dinamo!


Il capodanno 2017 in Piazza Italia a Sassari con Raphael Gualazzi.

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5 commenti:

  1. Ci siamo levati di 'ulo anche l'anno santo special .quello della misericordia ...

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  2. Ciao! Giustissimo...e non è cosa di poco conto. Buon anno carissimo omonimo

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  3. Una cosa buona però il 2016 l'ha fatto: si è levato dai coglioni. Come vedi non sei l'unico a conoscere il francese. Il problema è che hai toccato dei punti delicati (gestione infame dell'immigrazione, tanto per dire) che perdurano i propri effetti anche nel 2017. Quindi la vedo male a prescindere. L'unica speranza è che vi siano meno morti eccellenti in quest'anno e che, sopratutto, io, i miei cari e l'entourage più o meno prossimo, non sia fra esse.

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  4. Che dire...non posso che condividere appieno il tuo pensiero. Comunque vada sarà un casino...

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