lunedì 19 gennaio 2015

Music for children: la prima nota non si scorda mai

Quasi sempre le prime note che si odono in culla s'insinuano dentro e diventano parte del corredo genetico, della crescita e sviluppo di cellule e tessuti. Ognuno se le porterà per sempre con sé.
Da quei primi suoni, probabilmente secondo la qualità e le tipologia degli stessi, l'essere umano sviluppa o no la musicofilia. Sta poi al caso, alla fortuna, all'habitat e alle eventuali frequentazioni la suddivisione in diverse tribù, gruppi o comunità. In ogni singolo caso subentrano - o potrebbero subentrare - turbe e manie in grado di condizionarne l'approccio alla materia nel fatidico passaggio dell'adolescenza. Spesso però con la crescita, soprattutto se troppo precoce a causa di una mitosi esagerata che può condurre l'individuo sull'altare (e alla rovina) o al rincoglionimento prima del tempo, il bagaglio di esperienze sonore si perde velocemente e allo stesso modo si invecchia con largo anticipo.
Chi, invece, non viene contagiato dal morbo (qualunque esso sia) sin dalla più tenera età sarà inevitabilmente destinato ad un'esistenza grigia e triste, senza suoni né un'adeguata colonna sonora a scandirne i principali passi della vita. E non avrà neanche l'opportunità di scaricare le colpe alla propria dolce metà.

Ecco, adesso potete pure tirare lo sciacquone.

Questo post è una specie di sequel e perciò - come tutti i suoi simili - non ha alcuna ragione di esistere, ma siccome decido io lo pubblico lo stesso.



Tutto ebbe inizio con questo disco:


Led Zeppelin II
Il riff di Whole Lotta Love e, soprattutto, quel passaggio psichedelico, acido e sperimentale dove l'atmosfera diviene rarefatta e pericolosa grazie anche alla follia percussiva di John Bonham sono state le cose più sconvolgenti che avessi mai udito una volta fuori dalla culla.

O forse era questo:


Led Zeppelin III
Un altro capolavoro, stavolta leggermente più pacato del predecessore grazie a cascate di chitarre acustiche, con l'hard rock e il blues bianco del dirigibile che si sposa alla meraviglia con il folk.

Può anche darsi che fosse questo (è passato tanto tempo, sapete com'è...)


David Bowie - Pin-Ups.
In questo disco del 1973 il duca bianco si cimentava in una serie di cover (Who, Syd Barret, Kinks) che all'epoca dei pannolini mi sembravano strepitose. Dovrei riascoltarlo adesso, però...

Oppure questo:


Beatles - Oldies but Goldies
Una raccolta dei classici senza tempo dei fab four che, come gli altri, gracchiava in continuazione in un giradischi antico di fabbricazione tedesca, di quelli inseriti nella parte superiore di un vecchio radione mono a valvole. La marca era Funkberater. Forse esiste ancora a casa di madre da qualche parte, dovrei controllare... Tuttavia questo bel pezzo di museo era un mangiadischi nel vero senso della parola, perché il puntinone, o meglio l'aratro, di cui era provvisto scavava i solchi che era una bellezza, ogni tanto perdeva giri, ma la soddisfazione era garantita.

Una volta abbandonato il pannolone e messi su dei bellissimi pantaloni corti color cachi arrivarono altre note sorprendenti; non sempre fresche di stampa, anzi quasi sempre in differita rispetto alla data di uscita:


Black Sabbath - Black Sabbath
Il suono più oscuro e malvagio che avessi mai ascoltato sino a quel momento. È strano come io non sia diventato un serial killer nonostante gli ascolti ripetuti della devastante titletrack.


Uriah Heep - Very 'Eavy...Very 'Umble


The Who - Quadrophenia


Deep Purple - Mark I & II


In contemporanea arrivarono in casa anche tutta una serie di dischi e suoni nuovi, moderni ed entusiasmanti. Era esploso il PUNK ed era arrivato anche qui con qualche anno di ritardo...Forse il fuso orario inglese era diverso allora e non c'era internet. Ma in Italia siamo sempre stati in ritardo su tutti i fronti...


Punk Collection

Se non ricordo male il primo approccio con il punk l'ho avuto con questa raccolta (sparita nel nulla) e da allora è stato amore folle...Born to Lose di Thunders, Shake Some Action dei Falmin' Groovies, Sonic Reducer dei Dead Boys e Sheena is a Punk Rocker dei Ramones sono tutt'ora tra le mie canzoni preferite. Cazz' era tutto così nuovo, urgente, veloce, rozzo, trascinante e sconvolgente...
Da quel disco in poi nulla è stato più come prima.


Sex Pistols - God Save The Queen

E arrivarono in casa i Sex Pistols...


Sex Pistols - Never Mind The Bollocks Here's The Sex Pistols.


The Clash - 1977/White Riot

...E i Clash.


The Jam - In the City

E anche i Jam.

Ma non c'era il tempo di fermarsi a contemplare il nuovo che avanza ("largo all'avanguardia, pubblico di merda" cantavano gli Skiantos). Il punk, infatti, era già divenuto post e le mie orecchie che si erano appena svezzate con il frastuono dei Pistols dovettero subito abituarsi alla nuova onda, la New Wave e il Post-Punk...



Joy Division - Unknown Pleasures
Forse furono proprio loro ad accomodarsi per primi sotto l'aratro del giradischi o forse qualcun altro di quelli qui sotto, non ricordo bene. Ma gli effetti collaterali di questo disco nero me li porto addosso ancora adesso.


Killing Joke - What's This For..


Roxy Music - Manifesto


Siouxsie and the Banshees - Join Hands


The Cramps - Songs The Lord Taught Us


The Chameleons - Script of the Bridge


The Sound - Jeopardy


The Cure - Seventeen Seconds


Tuxedomoon - Desire


Wire - 154


Public Image LTD - Metal Box

Insieme a questi dischi arrivò anche un giradischi nuovo, un Lenco L133, un amplificatore stereo a valvole NAD e un paio d casse RCF. Il balzo di qualità del suono fu notevole e il nuovo rock che scorrazzava tra le quattro mura ebbe un "bel aiutino da casa" per fissarsi nei miei neuroni. Tanto che tutti questi dischi che all'epoca acquistava mio fratello (io ero nullatenente, oltre che troppo piccolo) sono rientrati più tardi in gruppo nella mia collezione.

Dopo pochi mesi arrivò anche un lettore di cassette, una cosiddetta piastra, mi pare della Pioneer e questo evento comportò una vera rivoluzione: non avevamo (ehm, non aveva...mio fratello) più la necessità di chiedere in prestito vinili o acquistarli; era iniziato il tempo della duplicazione selvaggia e dello scambio di cassette registrate in casa.

Però il vinile continuava a fare la sua porca figura e, di tanto in tanto, si ripresentava in tutto il suo splendore con le sue bellissime copertine da guardare, leggere e annusare...


AC/DC - Let There Be Rock


Bauhaus - Bela Lugosi's Dead


David Bowie - The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders From Mars


Flamin' Groovies - Shake Some Action


Ramones - Rocket To Russia


Cheap Trick - At Budokan
Il primo album live che ho mai ascoltato e tuttora quello a cui sono più affezionato.



Stiff Little Fingers - Inflammable Material

Con questi dischi lo svezzamento si era completato e si erano insinuate due anime dentro il mio organismo imberbe: da una parte quella punk/post-punk/dark/new wave dall'altra quella più orientata verso il rock, l'hard rock e il metal. Ancora adesso convivono tutte e due pacificamente.

Subito dopo venne il tempo di staccarmi dal pantalone del fratellone e di investire i miei primi spiccioli nell'acquisto di vinile, rinunciando a "succulente" merende a scuola e sottraendo qualcosa dal borsellino di mia madre (non molto spesso però, a dire la verità). 

Il primo acquisto:


Damned - Damned Damned Damned

E a seguire tutti gli altri...


Bauhaus - In the Flat Field


Bauhaus - Mask


The Birthday Party - Junkyard


Black Flag - Damaged


Christian Death - Only Theatre of Pain


Dead Kennedys - Fresh Fruit For Rotting Vegetables


Dead Kennedys - In God We Trust Inc.


Devo - Freedom of Choice


Discharge - Hear Nothing See Nothing Say Nothing


The Exploited - Troops of Tomorrow


The Flesheaters - Forever Came Today


Charged G.B.H - City baby Attacked By Rats



Japan - Quiet Life


Joe Jackson Band - Beat Crazy


Joy Division - Closer



Misfits - Walk Among Us


Motorhead - Ace of Spades


Motley Crue - Too Fast For Love


Ramones - End of the Century


Ramones - Leave Home


Raw Power - Screams From the Gutter


Saxon - Strong Arm of the Law


Sex Gang Children - Song and Legend



The Southern Death Cult - Southern Death Cult


Ted Nugent - Ted Nugent


The Cramps - Psychedelic Jungle


The Gun Club - Fire of Love


The Jesus and Mary Chain - Darklands


The Police - Reggatta de Blanc


The Sisters of Mercy - First and Last and Always


The Clash - London Calling


UK Decay - For Madmen Only


Iron Maiden - Killers


Metallica - Kill 'em All


Slayer - Hell Awaits


Voivod - War and Pain


Whitesnake - Lovehunter


U2 - Boy


Venom - Black Metal


Vice Squad - Stand Strong Stand Proud


Wasp - Wasp

*****
In seguito ne arrivarono tantissimi altri (forse troppi) ci fu l'avvento del Compact Disc, al quale arrivai con considerevole ritardo, poi ancora Napster e la musica digitale e subito dopo il ritorno al vinile, ma i calzoni si erano già allungati e l'infanzia era già divenuta un lontano ricordo, ricoperto di polvere. Però questi dischi di questo post "nostalgico" sono ancora in rotazione sul mio piatto. La loro musica è sempre lì, al suo posto e io, in fondo, non sono mai cresciuto.

6 commenti:

  1. Risposte
    1. Grazie Evil, qualcosa me la sono dimenticata ma - più o meno - questo è stato il mio latte materno...

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  2. excelente entrada, con muchos de los grupos que me gustan y escucho
    abrazos

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    1. muchas gracias, yo crecimos con esta música. Me alegro de que te haya gustado. Abrazos

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  3. Abbiamo molti dischi in comune, esclusi quelli metal - sorry, not my cup of tea - ma i Cheap Trick non lo avrei mai creduto. Album letteralmente consumato.

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  4. Mi fa molto piacere....Beh, io ascolto un po' di tutto, principalmente punk, hardcore, post punk, indie rock e metal, ma anche musica classica, elettronica, ska, folk, country alternativo, musica sacra e rock tradizionale...Un bel minestrone
    Un saluto

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