sabato 11 ottobre 2014

The decline of the human civilization - III


Act III: Words - A Sea of Shit



MMXIV: The Decline of the Human Civilization


In principio c’era il Verbo, anzi, a dire il vero, c’erano solo una grotta per ripararsi, una clava per difendersi e una pelle di animale per coprirsi. Poi arrivarono la guerra, le malattie infettive, la religione, la censura, il denaro, l’ingiustizia e la povertà. In seguito sopraggiunsero anche le ideologie, la politica, il capitalismo, il consumismo, il razzismo, le multinazionali, l’inquinamento, la corruzione e l’evasione fiscale. In tempi più recenti sono arrivati tra noi anche Bush e la sua disastrosa "guerra preventiva," la Crisi, lo Spread, "l'austerity", la Troika, il W.T.O., la B.C.E., Ebola.. Ma l’ignoranza c’è sempre stata; fa parte del corredo genetico della nostra specie.
L’uomo è inconsapevole della sua stessa condizione, non è questione di mancanza d’istruzione e di educazione. 
L’uomo è un animale come tutti gli altri solo che, a differenza degli altri, non ne è consapevole.
L’uomo, con il trascorrere dei secoli, ha acquisito la certezza che sia sufficiente possedere il denaro e le armi per disporre a proprio piacimento della Terra e di tutto ciò che la abita, sia esso vivente, animale o vegetale, o inanimato, acqua, terra e aria.
L’uomo è l’unico animale capace di atti di violenza fine a sé stessa. Non uccide, tortura e sevizia solo (o meglio: quasi mai) per soddisfare le proprie necessità alimentari o per difendere il proprio territorio e la propria comunità. Lui uccide per il piacere di farlo, perché non ne può fare a meno. 
Non mi si venga a dire che uccidere animali per “fini superiori” come la ricerca scientifica (e il fiume di miliardi che le gravitano intorno), o il diletto di alcuni deficienti della domenica bardati come idioti e muniti di doppietta e teste vuote, sia diverso da uccidere un altro essere vivente con in dotazione un’anima e un paio di calzoni. Un assassinio è un assassinio e basta.
Pensatela come volete, ma io non mi fido più di tutto ciò che smuove tonnellate di denari. Dove ci sono molti soldi c’è sempre del marcio e, poi, del bene dell’umanità, delle malattie rare e della sofferenza altrui non frega un cazzo quasi a nessuno. Men che meno a chi ha interesse che la ricerca continui, sempre e comunque. Infatti, non è detto che sia sempre conveniente trovare in fretta il rimedio per il male.
Beh, per le case farmaceutiche potrebbe essere un grosso problema trovare la cura definitiva per ogni patologia. Perderebbero milioni di clienti.
Bisogna dire che, fortunatamente, non tutta la ricerca scientifica si basa sulla vivisezione e non tutti i ricercatori sono sul libro paga di alcune multinazionali eticamente discutibili. Anzi, una larga fetta costituisce la vera ricerca scientifica al servizio dell'umanità. Ma gli assassini in camice bianco sono, in ogni caso, numerosissimi.
Inoltre, ritornando al discorso di chi assassina e sevizia per qualsiasi fine i nostri coinquilini del pianeta, c'è da dire chi uccide un animale è in grado di fare altrettanto con un essere umano. È solo questione di tempo.
Chi maltratta un animale è sicuramente un potenziale stupratore, un allegro picchiatore di tutto ciò che ha a disposizione in famiglia, se non addirittura un probabile assassino. Non ci sono dubbi.
L’atto di violenza, come la guerra e l’omicidio, fanno parte dell’attitudine della nostra razza né più né meno come tutte le altre nostre capacità, come il pensiero, la creatività, i legami affettivi o il desiderio sessuale.
L’uomo non può fare a meno della guerra e la guerra (e le potenti industrie che l’alimentano) non può fare a meno dell’uomo. È un circolo vizioso che si auto alimenta.

Noi (umani) però abbiamo anche un altro grosso problema, Houston, e ce lo trasciniamo dietro da secoli: la religione.
Ancora oggi, duemila e quattordici anni dopo la nascita di Cristo, c’è qualche milione di persone che si diletta a uccidere in nome di un qualche strano dio assetato di sangue. L’Isis (o IS che dir si voglia) è solo la punta dell’iceberg, sotto c’è tanta di quella mondezza da coprire tre quarti del pianeta. Ci sono anche Al Qaeda, Boko Haram, Hamas, Hezbollah, i Talebani e tante altre pacifiche tribù allevate con (poco) pane, kalashnikov e religione.
Ma anche questo fa parte della normale sequenza di cicli che si ripetono perpetuamente nella monotona storia dell’homo (non) sapiens: nel medioevo erano i cristiani a tagliare teste infedeli come se si trattasse di mele mature da recidere dai rami. Nel nostro secolo, invece è giunto il turno dei musulmani. Numerosi umanoidi armati di Corano, coltello, bombe e mitra sono in grado di colpire dritti al cuore dei loro omologhi dell'altra sponda perché conoscono sin troppo bene i punti deboli della "nostra" Linea Maginot: la crisi d'identità e la paura di morire. I seguaci dello Stato Islamico possono (e potrebbero) fare qualsiasi cosa senza che gli occidentali imbolsiti e inebetiti possano o vogliano fare granché per fermarli. Ma è risaputo, quando non ci sono né petrolio né dollari di mezzo gli interventi occidentali sono molto blandi. Nonostante i terrificanti video in simil-Hollywwod style che immortalano un manipolo di stronzi mascherati che in nome di Allah decapitano incolpevoli ostaggi indifesi o che umiliano, torturano e fucilano centinaia di poveri disgraziati catturati in battaglia, anche loro musulmani ma appartenenti alla concorrenza.
Oltretutto, qui in occidente, si tende a imbibire di ipocrisia (e finto buonismo) ogni cosa, soprattutto quelle che fanno paura, tanto riguarda gli altri, mica possono arrivare sin qui. Si vuole credere e si vuole far credere che i seguaci dell’Islam siano equiparabili agli svogliati e (quasi) innocui fedeli cristiani delle nostre parti. Tutte cazzate: non esiste un Islam moderato, anche se ci sono notevoli differenze tra i vari gruppi ed etnie, come non esiste un infedele buono (e forse anche degno di vivere) per il loro credo. Non che i cosiddetti credenti occidentali siano necessariamente meglio di loro, per carità, ce n’è di spazzatura anche da queste parti, anche troppa, forse anche di più che nei paesi arabi, ma almeno non uccidono più in nome di dio. La differenza di fondo è che i fanatici musulmani ci credono veramente, i cristiani no. Ce lo vedete un nostro pio pellegrino che si immola a dio per ottenere il biglietto per il paradiso, magari portando con sé qualche decina di infedeli? Io no. È più probabile che il biglietto lo rubi dalla tasca di qualcun altro.
Come nel medioevo cristiano, anche qui, si tratta solo di fanatismo religioso e qualsiasi (ribadisco qualsiasi) forma di fanatismo non potrà mai incontrare né simpatia né alcun tipo di comprensione in questa casa.
'Fanculo i fanatici.

Ma non finisce qui: gli umani, in preda alla più triste de-evoluzione che si sia mai vista su questo pianeta, hanno anche altri guai oltre alla violenza innata, all’ingordigia, alla bramosia di accumulare beni e denari, alle dittature, alla privazione dei più elementari diritti (degli altri), alla corruzione e al fanatismo più becero e anacronistico. L’uomo sporca, consuma risorse e avvelena e distrugge la terra che gli ha dato la vita e gli permette nonostante tutto di vivere ancora. Sempre per ricavare profitti, ovviamente. 
L’uomo scarica le porcherie più immonde nei fiumi e nei mari, distrugge le foreste e i loro abitanti, sia umani sia non umani, costruisce fabbriche immense per diffondere benessere e malattie a tutti. E non si ferma davanti a niente. Certo, qualcuno obietterà che ci sono le leggi per evitare che chiunque faccia i cazzi propri. Ma la lieta novella della “Legge uguale per tutti” è solo una storiella come tante altre, né più né meno come quella di Cappuccetto Rosso, Babbo Natale o Cenerentola: quando si cresce non ci si crede più. La legge è valida solo per i poveri disgraziati, se si è ricchi e potenti si può fare tutto quello che si vuole, tanto bastano un paio di buoni avvocati e il processo si tira avanti stancamente per decenni sino alla prescrizione. Questo è quello che avviene in Italia, ma il resto del mondo non è da meno.

Però qui da noi si vedono anche altre belle cose: politici che ingrassano alle spalle di chi deve campare con pochi euro al mese e dovrebbe essere, invece, tutelato e aiutato da chi ha eletto; disabili e bambini malmenati da chi avrebbe dovuto proteggerli e curarli; case costruite per i terremotati molto più pericolose di quelle cadute durante il sisma; medicine che costano decine di volte in più di quello che dovrebbero, alla faccia di chi soffre e viene ripetutamente violentato da chi, invece, dovrebbe aiutarlo a vivere; rispettabili rappresentanti del clero che si fanno gli orfanelli anziché dargli aiuto e speranza; la giustizia  più lenta e inconcludente del mondo. E molte altre nefandezze.
Questo è l’uomo. Lo stesso essere capace di rinchiudere i propri simili in un campo di concentramento, lo stesso essere che ha pensato e applicato le leggi razziali e il genocidio degli ebrei. Che cazzo prendete da un simile animale? Per questa bestia dobbiamo sterminare altri animali?
Eppure c’è ancora chi si meraviglia degli scandali infiniti che riguardano la nostra classe politica, della strage quotidiana di donne tra le mura domestiche o dei disastri conseguenti a ogni partita di calcio a causa di bande di ultras ai quali è consentito fare di tutto e di più.
Poi c’è chi si indigna se un’orsa, nel tentativo di difendere i propri cuccioli, graffia la mano a uno stolto (presunto) cercatore di funghi. Un atto di “violenza inaudita” che spinge frotte di individui con la camicia verde (no, non quella della forestale) ad aprire la caccia al "ferocissimo animale." Infine l’hanno uccisa. Ma una domanda sorge spontanea: chi è la bestia?
L’uomo, di solito, sfoga al meglio il suo carico di ultra-violenza quando è in branco, oppure quando la vittima è un soggetto debole e indifeso: anziani, donne, bambini, animali… In fin dei conti l’uomo è solo un povero disgraziato, un vigliacco, un essere da commiserare e curare. Ma il tempo a sua disposizione è quasi scaduto, ormai.

Ma c’è anche chi, incurante di tutto ciò, trascorre l’esistenza ad ammirare i “divi” e i “vip,” della TV e dello squallido "spettacolo" porno-demente dei reality show; quegli strani soggetti quasi sempre ignoranti e talvolta completamente idioti che riescono ad attirare mandrie di umanoidi mono-neurone che “studiano” per seguire la loro stessa strada. Quindi si moltiplicano e si clonano migliaia di mignotte con le labbra di gomma e le tette da mezzo quintale ciascuna e migliaia di baldi giovani palestrati con le loro camice aperte sul petto e un buco nero sotto le chiome scolpite.
Altro che anti materia.
Lo stesso tipo di pornografia che si può "ammirare" con la spettacolarizzazione della morte e il turismo macabro e morboso che scaturisce dai fatti di cronaca nera più telegenici come il delitto di Avetrana o il naufragio della Costa Concordia. Lo zio Michele, ormai, è una star di primo livello.
Ci sono poi i giornalisti “liberi e imparziali” della nostra stampa anch’essa “libera e imparziale”. Ma non se n’è mai accorto nessuno, forse neppure loro stessi.
Oltre tutto questo ci sono le splendide periferie delle nostre splendide città occidentali dove gli anziani non possono uscire di casa per non essere derubati (del portafoglio o della casa stessa lasciata incustodita) ma se stanno in casa prima o poi qualcuno gli farà visita ugualmente per fargli dono di una gentile coltellata, prima di svaligiarli l’appartamento, sempre con il dovuto garbo. In un modo o nell'altro il loro destino è inevitabile.
Ma, in fondo, la causa del declino della razza umana non è la delinquenza (impunita) che c’è sempre stata sin dall’alba dei tempi, né la criminalità organizzata, la mafia, la camorra, la politica, gli speculatori-banchieri-finanzieri o la ‘ndrangheta. Quelli sono solo effetti collaterali generati da chi vuole avere tutto con il minimo sforzo e senza una goccia di sudore: non tutti siamo fatti per spezzarci la schiena in campagna o in miniera, c’è chi non vuole stancarsi troppo ma non può rinunciare alle ville con piscina, agli yacht e alle Ferrari.
L’uomo si estinguerà perché questo è il suo destino e perché non è degno di stare su questo pianeta. La terra è stanca di essere ricoperta della merda umana. Siamo troppi e, per giunta, siamo quasi tutti stronzi.

Per ora c'è solo un lento e inesorabile declino della nostra cultura. Le biblioteche si svuotano o addirittura chiudono i battenti definitivamente, l'etica, il rispetto e l'empatia si sono irrimediabilmente estinte. I nuovi valori sono la ricchezza e l'ostentazione della stessa, l'avere a tutti i costi e l'apparire (anche quello che in realtà non si è) che hanno assunto un'importanza ben superiore a qualsiasi altro aspetto della nostra specie vanitosa ed egoista. L'Ego domina la vita quotidiana e, invece, il famigerato prossimo viene relegato in una scatola giù in cantina, con l'inevitabile conseguenza di dimenticarsi di lui a lungo, salvo poi accorgersi della sua esistenza quando si fanno le pulizie di fine stagione. In quelle occasioni ci si ricorda di non essere soli al mondo e ci si lava alla fonte della beneficenza, con donazioni, offerte e quant'altro, e la tv questo lo sa bene e provvede a scadenze fisse a inondare l'etere di numeri verdi, iniziative di ogni tipo e raccolte fondi non sempre trasparenti.

Ma nella Cloaca Maxima del nostro pianeta c'è dentro tanta di quella roba immonda che rende impossibile ripulirla, neanche con l'intervento dell'autospurgo di Dio in persona.
Il viaggio a ritroso del genere umano è iniziato e non s'intravvede la via del ritorno (la cosiddetta luce in fondo al tunnel) neanche con il più potente telescopio esistente. Per ora siamo ritornati nel medioevo, ma non è detto che si non possa andare anche oltre, molto oltre.

In Italia per combattere il declino non ci facciamo mancare niente; qui si che siamo avanti sui tempi. Possiamo offrire alcune stranezze che rendono unico il nostro paese: l'Iva e l'equo compenso che aumentano per "stimolare i consumi e la crescita," i negozi e le aziende che chiudono in massa sterminati da Equitalia e dalla burocrazia, l'inutile Tav, l'elemosina dei mitici 80 euro di don Matteo, il Senato che c'è e non c'è, le provincie "abolite" che sono più affollate di prima, i lavoratori e i loro diritti svenduti alla Merkel, un jobs act vietato ai minori e l'abominevole Tasi, un mostro tremendo del quale non ci capisce un cazzo neanche chi l'ha ideata.


Adesso devo andare... Dove cazz’ho messo quel dannato coltello?





The End

2 commenti:

  1. ciao ant,non c'è parola di ciò che hai scritto che non condivida.Dato che ormai è palese che la razza umana non può migliorare,spero che si estingua presto, non se ne può più di tante nefandezze .ciao gloria

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  2. Ciao Gloria,
    Eh si, la razza umana ha toccato il fondo. L'unica soluzione potrebbe essere quella di riavvolgere il nastro e iniziare tutto da capo, ma forse anche così l'uomo farebbe gli stessi errori e le stesse porcherie immonde...
    Grazie infinite per il tuo commento.
    Ciao,
    Antonio

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