martedì 10 giugno 2014

Per un pugno di parole (e frames): i libri e i film che cambiano la vita


Non si vive di solo rock'n'roll.
Per quanto mi riguarda il massimo della soddisfazione è sempre stato cercare e acquistare un prodotto editoriale che contenesse un disco (o un cd o una cassetta), un film (o un dvd musicale) e un libro (o una fanzine allegata, insomma qualcosa di interessante da leggere). In qualche caso sono anche riuscito a trovare qualcosa del genere, ma in assenza di un prodotto finito con queste caratteristiche se ne può sempre assemblare uno a proprio piacimento. Non è un problema.
Poter soddisfare il numero maggiore di sensi, leggere un buon libro mentre si ascolta un buon disco è una di quelle cose che non si dimentica, ti rimangono addosso il sapore e l'odore e...la colonna sonora.
Se poi, subito dopo, ci si può immergere nell'atmosfera che solo la magia di un grande film può ricreare, diventa un'esperienza impagabile.
Anche in questi campi però vale lo stesso discorso della musica: in fondo si tratta di gusti personali, di valutazioni estremamente soggettive.
Ma allora perché parlarne?
Non lo so. Non so se è corretto imbrattare d'inchiostro (o di bit) le pagine bianche per un qualcosa che riguarda i cazzi propri ma, ormai, il file è partito e tanto vale portare dignitosamente alla conclusione questo ennesimo echecazzo di post a base di cazzi miei.
Onestamente devo anche dire che ci sono numerosi altri blog e siti internet che parlano di libri o cinema (il mitico Marco "cannibal kid" Goi, per esempio: http://pensiericannibali.blogspot.com/) con ben altra competenza e qualità. Quindi in questa occasione non parlerò né di libri né di cinema, se non in modo molto (molto!) superficiale, e in un post sui libri e sul cinema non mi sembra affatto male... "Amico caro, fatti li cazzi tua..."

Io sono nato sotto (o dentro?) un libro e sin da piccolo mi sono circondato di numerosi oggetti ricolmi di parole (che poi io gli abbia letti o capiti è un altro discorso). L'accumulo di libri (preferibilmente in formato pocket e in collane economiche) è andato di pari passo con quello di dischi, cassette e cd.
L'odore, il profumo, della carta stampata è ancora adesso una sorta di droga per le mie cellule olfattive. Probabilmente è l'odore più bello del mondo.
Per quanto riguarda la tipologia dei libri ho sempre prediletto la narrativa, quella "forte e intensa." Non solo horror, non solo classici, ma anche roba thrash, pulp, fantastico e fantascienza, e indefinita.
I miei preferiti sono sempre stati Poe, Kafka, Lovecraft, Meyrink, Gogol e Bulgakov, gli scrittori fantastici russi, ma anche Henry James, HG Wells e Stoker e i grandi romanzi gotici, come anche Bukowski e Miller.
In ogni caso un libro che per me ha avuto un'importanza fondamentale è stato "Elianto" di Stefano Benni che ho sempre letto con "Vivere La Luna" dei Nuvola Blu in sottofondo; una strana accoppiata che mi ha spinto a suo tempo a riprendere carta, penna e calamaio e a continuare ad abbozzare stronzate surreali e indigeste per conto mio.

Nel cinema ho cercato le stesse cose: storie potenti, fantasia, orrore e un po' di follia.
Beh, ascoltando i Cramps, i Chaos UK, i Satyricon o Burzum non si può di certo infilarsi nelle storie melense di una commedia romantica o godersi un'insipida "vanzinata." Sono cresciuto con Profondo Rosso, Phenomena e tutto il primo Dario Argento, poi è venuto Tarantino, la riscoperta dei film di serie B, soprattutto italiani, e Kubrik, Matrix, Tim Burton, la fantascienza e lo splatter (Rob Zombie!).
Tra gli horror l'unico che mi ha fatto veramente paura (cosa che non succede quasi mai, devo dire...almeno non davanti allo schermo) è stato Boogeyman. Ma il più bello, il più grande resta sempre The Shining, senza ombra di dubbio.
Poi sono arrivati The Hostel, Saw, il primo The Ring e The Grudge, e in genere tutti quei film ripresi dal cinema giapponese.
Nel difficilissimo campo della fantascienza, dove è più facile fare cagate allucinanti che non film decenti, le mie preferenze vanno senza dubbio a Matrix e Inception.
Ma io mi accontento di "poco" e devo ammettere che non mi sono dispiaciuti affatto anche After Life, Minority Report, Cloud Atlas, Avatar, Elysium e Oblivion.
Abbiate pazienza: non mi ritengo un esperto, non lo sono in nessun campo...sono solo un comune e semplice appassionato (fazioso e assolutamente non imparziale e tantomeno politically correct) di musica e arte in tutte le sue forme.
Qui, in questo blog di frontiera, scalcinato, rustico e artigianale, l'arte, la letteratura, il cinema e il rock vengono sbattuti in faccia ai lettori in modo semplice e grezzo...pure punk style, man. O qualcosa del genere.
Munch e Dalì vengono trasformati in uno sputo in faccia, Magritte, Kafka e Lovecraft in un paio di accordi distorti e Bosch e Poe in un growl gutturale. Senza nessun commento critico di una qualche rilevanza, né fiumi di parole illuminanti.
Così. Sbattuti sul muso come un riff di Big John Duncan o una strofa di Wattie Buchan.

Ma non voglio tediarvi ulteriormente con altre secchiate di cazzi miei e minestroni di stronzate. Questi sono i film e i libri che hanno lasciato un segno nella mia esistenza, non so nella vostra. Qualcuno lo avrò dimenticato sicuramente, ma chi se ne frega. Tanto sia i libri e sia i film non protestano e non oppongono resistenza: li metti dove vuoi, li puoi impilare (o impalare?) come vuoi, come dei mattoncini della Lego, per disfare e cambiare la costruzione a proprio piacimento.

Pulp, molto pulp...pure troppo pe' li gusti mia.






































































Il nuovo che avanza: il grandissimo Federico Bartolo e il geniale Evil Monkey...






Per concludere un po' di rock'n'roll, in fondo si va a finire sempre li:














Abbiate pazienza...Appena posso mi faccio curare.

2 commenti:

  1. troppo buono fratello, troppo buono. grazie di cuore.

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  2. Un omaggio doveroso a te e alla tua scrittura strepitosa e a quel geniaccio del male di Evil Monkey...un DOVERE diffondere il verbo
    Ciao fratello

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