martedì 29 aprile 2014

Abstracter - Tomb of Feathers


"Tomb of Feathers" è il titolo dell'album di debutto della band californiana Abstracter, già uscito in versione limitata di 200 copie su cassetta ad opera della Sentient Ruin Laboratories e su cd per la The Path Less Traveled Records un paio di anni fa. Ora è stato finalmente stampato in versione vinile 12" con una nuova, splendida veste grafica, grazie alla collaborazione di tre etichette indipendenti europee (la francese Trendkill, la tedesca 7 Degrees e l'italiana Shove) che hanno ridato vita all'album nella sua nuova veste con 500 copie, 400 in nero e 100 in vinile trasparente.
In scaletta ci sono soli tre brani, cosa abbastanza inconsueta ma non troppo (penso, per non andare troppo lontano ai Fall of Efrafa, agli Atriarch o al recente disco omonimo dei cechi Avvika), per un album della durata di 40 minuti, ma che durante l'ascolto non pesano affatto, anzi scorrono che è una meraviglia. 
Il suono mostruoso e imponente che si erge da questi solchi attinge da elementi post metal, post hardcore, crust, sludge, black, doom, metal e indie. L'atmosfera muta con il trascorrere dei minuti, grazie a tutta una serie di ottime trovate strumentali e all'alternanza di voci pulite e screaming-growl feroce e malvagio, a opera della versatile ugola dell'italiano Mattia Alagna, autore anche delle liriche e dell'artwork (in collaborazione con Kevin Gan Yuen per quanto riguarda design e layout). C'è molta carne al fuoco e la potente registrazione analogica riesce a tenere la temperatura alta dall'inizio alla fine. Dal temporale con il quale inizia il viaggio, tra deviazioni psichedeliche e atmosferiche e potenti esplosioni soniche, passando per il riff trita ossa di To Vomit Crows sino all'epico finale di Ash non c'è il tempo di tirare il fiato.
Intendiamoci, l'esperienza di ascolto di un disco del genere non è affatto semplice, non tanto per il mostruoso ibrido sonoro che vi si infilerà violentemente nei timpani ma, piuttosto, per la durata della tracce.
Tomb of Feathers ha bisogno di tempo, della giusta atmosfera, del giusto stato d'animo, ma se si riesce a incastrare bene tutti questi elementi sarà difficile separarsene per un bel pezzo.
Del resto in queste tre tracce malate, oscure e pericolose, sguazzano tante diverse molecole in grado di aggregarsi magicamente se trovano i recettori giusti.
Un disco tanto affascinante quanto impegnativo. Un ottimo disco.

Tracklist:

01.Walls That Breathe 11:00
02.To Vomit Crows      12:33
03.Ash                         16.19

2014
Sentient Ruin Laboratories - USA - (sentientruin.com)
Trendkill Recordings - France - (trendkill)
7 Degrees Records - Germany -(7degrees)
Shove Records - Italy - (shove)
The Path Less Traveled Records - USA - (thepathlesstraveledrecords.com)

Formazione:

Emad Dajani - batteria
Donovan Kelly - basso
Mattia Alagna - voce
Robin Kahn - chitarra





2 commenti:

  1. Eh si, sono stra-orgoglioso di quanto sta combinando Mattia (amico e collega di Metalitalia.com) con gli Abstracter negli Stati Uniti. Gli giro la tua recensione. Ne sarà entusiasta :D

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  2. Grazie Jen.
    In effetti questo è un gran bel disco e lui riesce a fare cose incredibili con la voce.
    A presto. :D

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