mercoledì 12 febbraio 2014

Non c'è gusto in Italia a essere intelligenti: è morto Freak Antoni


Roberto "Freak" Antoni (Bologna, 16 aprile 1954 - 12 febbraio 2014)


Questa è una di quelle notizie che non avrei mai voluto leggere o sentire (e scrivere): oggi, dopo una lunga malattia, si è spento il folle e vulcanico cervello di Roberto "Freak" Antoni, cantante, attore, scrittore e, soprattutto, leader dei grandissimi Skiantos.
Per gli "eretici" e i comuni mortali che non sanno di cosa si stia parlando, gli Skiantos sono stati uno dei più grandi gruppi rock del nostro benamato paese. Una delle poche band italiane realmente rivoluzionarie e contro corrente. Hanno infranto il muro di tabù e pregiudizi di chi non vedeva oltre ai due pacchetti preconfezionati serviti dagli spacciatori di musica italiana: i cantautori politicamente impegnati da una parte e le melense canzonette del carrozzone di Sanremo dall'altra. Mentre nel resto del mondo si diffondevano i germi del nuovo rock, il punk e la new wave. 
Gli Skiantos si sono formati ufficialmente nel 1977 e, probabilmente, sono stati il primo gruppo punk del nostro paese, creando una via assolutamente originale (e totalmente folle) per questa rivoluzione socio-musicale che stava esplodendo in Inghilterra e negli USA e adattandola all'humus italico, e bolognese in particolare, in modo sublime.
Il loro rock demenziale, intriso di ironia caustica e assolutamente non politically correct è quanto di più divertente ed esilarante sia mai stato prodotto in Italia. Hanno fatto scuola e distribuito gratuitamente un bel po' di ispirazione nelle algide menti dei musicisti italici incollati agli spartiti.
Ora Roberto non c'è più ma restano i suoi libri, i suoi testi e la musica degli Skiantos.





"Largo all'avanguardia, pubblico di merda!"













R.I.P.

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