sabato 23 novembre 2013

Cambogia: Siem Reap e le meraviglie di Angkor


Nel Sud-est asiatico ci sono tantissimi luoghi estremamente interessanti, ma forse il posto più affascinante di tutti è l'immenso sito archeologico di Angkor in Cambogia. Qui si possono ammirare centinaia di templi dell'epoca d'oro dell'impero Khmer, disseminati in un'area di oltre 400 Km2. Quelli meglio conservati sono circa 36, ma tanti altri gioielli sono in via di recupero e ristrutturazione grazie all'UNESCO e ad altre organizzazioni che si occupano del restauro e della tutela dei monumenti (la Scuola Francese dell'Estremo Oriente, fondata a Saigon nel 1920, il World Monument Fund, il German Apsara Conservation Project e altre).
Dal Vietnam il sito si raggiunge comodamente grazie all'efficiente sistema di collegamenti aerei dai principali aeroporti vietnamiti verso Siem Reap, la seconda città della Cambogia, che si trova in una posizione estremamente favorevole per visitare Angkor.
Siem Reap è una bellissima città ricca di tante altre attrattive oltre alla vicinanza con lo splendido sito archeologico. Qui c'è un'intensa vita notturna con numerosissimi ristoranti e locali di tutti i gusti, come nella movimentata Pub Street; il cibo è ottimo e i prezzi ragionevoli, ma bisogna tenere conto che la moneta ufficiosa e maggiormente richiesta è il dollaro, la valuta locale (il Riel) non è preso in grande considerazione, dato che i prezzi di tutti i locali sono espressi in dollari. A causa di questo piccolo particolare le cose costano leggermente di più rispetto al Vietnam, ma come ho detto prima, i prezzi sono comunque contenuti e onesti.
La Cambogia è, in linea di massima, più povera rispetto agli scomodi vicini vietnamiti, ma in una città come Siem Reap questo non si nota, in quanto pullula di milioni di turisti e i quattrini girano inevitabilmente. Per quanto riguarda i rapporti con il Vietnam c'è da dire che non sono idilliaci, perché anche se è vero che l'esercito di Ho Chi Minh ha liberato la Cambogia dal regime sanguinario di Pol Pot è anche vero che non lo ha fatto senza un certo tornaconto e si è rosicchiato un bel po' di terra cambogiana.
Comunque, rispetto al popoloso Vietnam, la Cambogia ha un architettura diversa, per certi versi più simile all'Europa, per quanto riguarda le abitazioni civii più recenti; non ci sono le case alte e sottili tipiche del Vietnam, ad esempio, e l'ottimo cibo che viene servito da queste parti è meno ricco e speziato di quello dei loro vicini, probabilmente non migliore ma, forse, leggermente più affine ai nostri gusti.
Rispetto al Vietnam (lo so che non è corretto fare continui paragoni tra i due bellissimi paesi, ma li ho visitati entrambi nel giro di pochi giorni, perciò il confronto è inevitabile) qui ci sono molti più animali selvatici in giro e la natura regna sovrana in buona parte del territorio. Forse perché sono in pochi (circa 14 milioni di abitanti, contro gli oltre 90 milioni del Vietnam).

La gente è molto ospitale, socievole e simpatica; può capitare spesso di fermarsi a fare quattro chiacchiere soprattutto con i bambini, i venditori ambulanti o i guidatori dei tuk tuk (curiosi mototaxi diffusissimi in tutta la zona).

Per quanto riguarda il sito archeologico, non sono da perdere la città fortificata di Angkor Thom, con i templi Bayon e Baphoun; l'immenso Angkor Wat (simbolo della Cambogia, immortalato anche nella bandiera nazionale) e Ta Phrom, il tempio immerso nella giungla con gli alberi e le loro radici che lo abbracciano affettuosamente. Ma ci sono tantissimi altri gioielli in questo luogo affascinante (Ta Nei, Ta Koav, Tommanoun, Chaysai Tevada, Phrea Palylai, la terrazza degli Elefanti, la terrazza del Re Lebbroso, Pre Rup, Banteay Srey).

Si aspetta da un momento all'altro di vedere Lara Croft o Indiana Jones.

Un sentito ringraziamento a Voeun Saveth, grandissima guida e splendida persona. 















































































































Antonio e Barbara.

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