martedì 9 aprile 2013

Step back

Deliri populisti in attesa della Primavera…


In attesa di un segno di vita da un'Italia che stenta ad alzarsi e tanto meno a camminare, figuriamoci a risorgere, ho deciso di scrivere qualche riga a caso "con una faccia un po' così e una voglia un po' così." Quasi come se si trattasse di un tema libero, con argomenti a piacere, come si faceva una volta a scuola. O forse, come si fa sempre, ancora adesso, dove ognuno scrive le proprie cazzate che nessun altro vuole leggere o non ha il tempo per farlo. E questo accade non perché le cazzate di cui sopra sono sempre inutili o noiose ma, soprattutto, perché ci sono oceani di parole in giro per il web, nei libri, nei giornali o nella terribile scatola centrifuga cervelli che chiamano televisione. E anche vero che i lettori di quotidiani sono in continuo calo e, ahimè, lo stesso si può affermare dei lettori dei libri di qualsiasi genere e forma; le librerie sono, ormai, una specie in estinzione senza nessuna speranza, ma la loro mostruosa agonia non coincide con il tanto pubblicizzato incremento delle letture digitali, almeno qui, nel nostro povero stivale che necessita dell'intervento di un bravo calzolaio. Qui in Italia si leggono più le mani che non i libri, e questo non è necessariamente imputabile alla crisi; è proprio un nostro problema genetico.
Nel regno dei vari Silvioni, Scillipoti, Fiorito, Lusi, De Gregorio (non ho sbagliato, non è il cantante) Il Trota e altri pesci fuor d''acqua, dove si collezionano mignotte e denaro dei contribuenti, i cervelli migrano, ma lo fanno proprio alla lettera; abbandonano i corpi e li lasciano in balia delle campagne elettorali e del palinsesto televisivo. Poi, la spazzatura tv, le solite (ma sempre efficaci, evidentemente) promesse dei politici e un po' di gnocca e calcio che funzionano sempre, riempiono il vuoto dentro la scatola cranica e s'impossessano delle anime, o di ciò che resta, in modo che neanche il più esperto esorcista non ci possa fare niente. C'è da dire che non tutta quello che passa in tv è mondezza. Fortunatamente c'è qualche programma che non si sazia alla mensa del Palazzo e propone politica, cultura e intrattenimento di qualità: Report, Le Iene, L'Ultima Parola, Servizio Pubblico, Crozza nel paese delle Meraviglie, Quark, Passaggio a Nord Ovest, Ulisse, Striscia la Notizia, Ballarò…


Qui ci sono più auto blu che ricercatori. Qui un qualsiasi presidente di un qualsiasi consiglio di amministrazione guadagna più di Obama e i nostri politicanti hanno impiegato quasi un anno solo per fare il raffronto tra gli stipendi dei parlamentari esteri e i nostri. Come se nel resto d'Europa i politici avessero il cardiologo o il dentista sotto la poltrona, la pensione milionaria dopo pochi giorni di presunto lavoro, o spendessero i soldi dei contribuenti per comprarsi caramelle, tosa erba e altre cose assolutamente fondamentali per svolgere l'attività politica. Per non parlare delle figure di merda in campo internazionale (vedi il caso di quei poveri disgraziati dei marò) che, evidentemente, non sono un'esclusiva del nano di plastica e dei suoi seguaci.
Qui c'è chi, ancora adesso, in tempo di moralizzazione e trasparenza, pare, chiami alle armi eserciti di rom (notoriamente molto interessati alla politica italiana) per vincere le primarie del PD per il trono della  capitale.
Ma la speranza che ci sia una primavera italiana (speriamo diversa da quella araba e dai suoi abominevoli disastri conseguenti) è l'ultima a morire (o a dormire?). Qualche piccolo spiraglio si può già notare con l'esplosione del movimento di Grillo e, in generale, con il sospetto (ma sempre meglio di niente) cambiamento di atteggiamento da parte di molti politici anche di vecchia data, che ora si sono accorti che forse è il caso di ridurre veramente i costi del Palazzo e non solo le pensioni e gli stipendi di soliti disgraziati (per quello hanno impiegato solo un paio di giorni).
Probabilmente, anzi sicuramente, il movimento Cinque Stelle non è immune da difetti e ha i suoi problemi. Ma, se non altro, si tratta di persone nuove e inesperte e questo, se in altri paesi potrebbe costituire un problema, non può essere che un bene per la nostra italietta colma di furbetti, furboni e centinaia di pregiudicati incollati alle poltrone che contano. E, poi, molte delle proposte di Grillo sono state fatte proprie da altri (l'eliminazione del finanziamento pubblico ai partiti non è più un tabù) e non resta che sperare che la ventata di novità travolga tutti. Anche se, da queste parti, abbiamo altri problemi tipici (oserei dire tradizionali) ovvero una burocrazia folle e macchinosa che neanche in India, in Cina o nei racconti di Kafka è a questi livelli. Questa terribile tara genetica che ci affligge rende tutto più difficile, contorto e assurdo e, soprattutto, s'impossessa del calendario e ruba mesi e anni di vita al cittadino.
In ogni caso, se voler abbattere i privilegi della Casta e il vilipendio del denaro pubblico significa essere populista o sostenitore dell'anti-politica, io sono fiero di esserlo. Non so voi...


Del resto, l'esempio più grande viene dall'alto (molto in alto): con l'arrivo del mitico papa Francesco le cose sono cambiate in modo drastico e non solo all'interno della Chiesa…Gli zombie si stanno svegliando in tutti i livelli della società. Quindi è necessario fare presto prima che ritornino nelle tombe.


In questo momento grigio (la primavera sta tardando clamorosamente, in tutti i sensi) di spending review, stenti e sacrifici, torture e sevizie, anche in questo piccolo e angusto spazio, sporco e nero, si è deciso di tagliare qualcosa: il pubblico, per esempio. Ma ciò non avviene solo grazie a post come questo che farebbero correre a gambe levate il Lazzaro citato sopra o anche la vecchietta con l'artrosi alle ginocchia. La decisione dei tagli e del ridimensionamento di questo blog è stata presa da signor Google in persona che, da buon capo famiglia, ha deciso di risparmiare un po' sulla visibilità di piccoli spazi virtuali come questo (il passo indietro nel titolo si riferisce anche a questo, oltre che a un ritorno alle origini). L'indicizzazione dei post non è più quella di una volta e ciò ha comportato un calo drastico delle visualizzazioni. Mi spiego meglio: questo blog non è che sia sparito dai motori di ricerca (Google su tutti) ma il problema è causato da un imbuto virtuale che si fagocita i post dopo qualche giorno e li rende disponibili solo per pochi intimi. Non che questo sia un problema tale da non dormirci la notte; per carità, ci sono problemi ben più importanti in questo paese, ma un po' si somatizza (leggasi: girano le palle, magari non vorticosamente, ma una leggera contorsione c'è).
In ogni caso, questo piccolo problema non interessa a nessuno (oltre me, ovviamente) e quindi passiamo ad altro...



Dopo tutte queste stronzate, deliri e desideri, non mi resta che ritirarmi in meditazione, in attesa di tempi migliori, governi migliori, presidenti migliori e un mondo più giusto. E' proprio il caso di fare un passo indietro...






















In appendice una terribile storia proveniente dalla Cina, nella provincia di Pengijang, dove si allevano cani da macellare per scopi alimentari, spesso rubati ai proprietari e sempre sottoposti a torture e sevizie inimmaginabili. L'organizzazione per la difesa degli animali, Animal Equality, sta conducendo un'inchiesta sul massacro dei cani che ha portato a risultati allucinanti: 18 milioni di cani torturati e uccisi in un anno; 50.000 ogni giorno. Poi ci meravigliamo se la carne di cane va a finire anche nei nostri piatti...





Nel sito senzavoce.org si può firmare una petizione destinata al governo cinese affinché si fermi il massacro di cani e gatti. Se siete interessati alla causa si può anche sostenere economicamente la difesa degli animali sovvenzionando i volontari di Animal Equality Italia con una donazione. Nel sito troverete tutte le indicazioni del caso.



Se volete, potete firmare anche la petizione da sottoporre alla comunità europea per cancellare definitivamente la vivisezione. Il sito dove firmare è questo (lo trovate anche tra i banner di questo blog): http://www.stopvivisection.eu/


Si tratta solo di perdere qualche minuto per salvare cani e gatti dalle tavole cinesi, nel primo caso, e tantissimi altri animali che vengono crudelmente seviziati per fini molto discutibili, firmando per la petizione che mira ad abolire la vivisezione.

Macelleria in Cina:



In Corea:


In quella merda di paese che chiamano Ucraina (e pensare che ci hanno fatto anche gli europei di calcio!):


Non aggiungo altre immagini perché fanno proprio male e riescono a farci vergognare di fare parte della razza umana. Anche se forse sarebbe stato meglio metterle perché molta gente non crede e non capisce e il mondo è pieno di negazionisti e persone indifferenti a tutto. C'è chi nega l'olocausto, chi questo, chi quello, giusto per fare comodo alle proprie convinzioni politiche o alla propria coscienza; figuriamoci cosa gliene frega degli animali.

Questo post è nato per trattare un solo argomento (la politica italiana),  poi si è trasformato in qualcos'altro e infine queste schifezze opera di  pseudo umani infami hanno avuto il sopravvento. Abbiate pazienza, ma oggi non voglio fare parte del genere umano...

Amen

2 commenti:

  1. Bel post, dall'intro sulla situazione italiana passando per quel geniale personaggio che è Cetto La Qualunque ('ntu u culu alla pace) agli animali. Io come ti capisco sul male che fanno certe immagini, da quando mi sono interessata alla condizione animale (da poco, da circa gennaio) e ho deciso di informarmi sono stata malissimo, e tuttora a vedere certe cose sono i soliti mattoni in faccia! Meno male che qualcuno si preoccupa!
    Saluti

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  2. Grazie!!!
    L'uomo è proprio una bestia. Nessun animale riesce a fare schifezze del genere, per nessun motivo (e non mi riferisco solo all'abominevole violenza senza senso della parte finale del post...).

    Ciao, antonio

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