lunedì 10 ottobre 2011

Salvador Dalì



Salvador Domingo Felipe Jacinto Dalì Domènech nasce in Spagna a Figueres l’11 maggio del 1904, ma è come se nascesse ogni giorno, forse perché gli orologi si sono liquefatti, forse perché nessuno è come lui né mai lo potrà essere. Il maestro del surrealismo è una continua sorpresa per gli occhi e la mente, anche se le sue opere si pensa di conoscerle a memoria; i suoi dipinti e le sue sculture continuano a ispirare i pennelli di tanti artisti o aspiranti tali, e continuano a vivere, anche se pare che il marchese di Pubol sia morto (il 23 di gennaio del 1989), ma forse non è vero...


“Il surrealismo sono Io”
Decise di aderire al movimento surrealista fondato da Breton a Parigi, ma nel 1934 prese le distanze dal gruppo e scelse altre strade, più personali, che lo condussero negli Stati Uniti qualche anno dopo. Per Dalì la pittura era qualcosa di estremamente intimo e le sue immagini erano la trasposizione delle sue ossessioni e delle illusioni che albergavano nella sua materia grigia, uno dei terreni più fertili del nostro pianeta.
Dopo la morte della moglie Gala, sua musa ispiratrice e modella in molte opere, si spense la luce dell’ispirazione, perse la voglia di vivere e creare, tentò il suicidio e infine morì...

























3 commenti:

  1. Meravigliosa questa carrellata di Dalì :)
    Ho visto una mostra qualche mese fa a Roma e mi sono riconciliata con lui :)

    RispondiElimina
  2. Grazie. Sono d'accordo, ovviamente… io, per svariati motivi, non sono mai riuscito a vederlo "live"

    RispondiElimina
  3. Be', avrai occasione di vederlo. Nella vita le cose più belle avvengono inaspettatamente :)
    Mi piace qui, credo che verrò a trovarti qualche volta.
    A presto,
    valentina*

    RispondiElimina