martedì 25 ottobre 2011

Avenged Sevenfold




Gli Avenged Sevenfold nascono dal quarto capitolo del libro della Genesi; per colpa (o merito... secondo i punti di vista) di Caino e dei suoi aspiranti assassini, che qualora l’avessero ucciso sarebbero stati puniti sette volte tanto.
Gli Avenged Sevenfold spesso non sono stati capiti da alcune frange di pubblico rock; forse perché vivono in una terra di mezzo, un po’ heavy metal un po’ metalcore, un po’ pop; forse perché hanno raggiunto un invidiabile livello di notorietà e successo commerciale.
Nel 2008 durante la loro esibizione al Gods of Metal italiano, prima dell’esibizione degli Iron Maiden, sono stati bersagliati dal lancio di oggetti e da urla che li hanno fatti desistere e li hanno costretti a staccare le spine degli amplificatori. Eppure sono uno dei pochi gruppi moderni, che pur trattando un genere ben diverso e provenendo da un background musicale molto distante dal metal classico, hanno più di qualcosa in comune con i Maiden: le cavalcate epiche e gli intrecci di chitarra degli Avenged devono molto ai Signori dell’heavy metal.
Gli Avenged Sevenfold cominciano la loro storia nel 1999 intorno alle figure del cantante Matthew Shadows, il batterista The Rev (R.I.P.) e il chitarrista Zacky Vengeance. Il genere trattato nel primo periodo era un potente metalcore con delle inusuali aperture melodiche, dal retrogusto quasi epic, ben diverse dagli standard del genere. Shadows alternava parti urlate al limite del growl con voci pulite e melodiche che di li a poco faranno la loro fortuna. Grande merito del suono degli A7X va dato alla chitarra solista di Synyster Gates, musicista ricco di talento e inventiva.
I primi due dischi sono due ordigni a base di puro metal moderno, potente e trascinante come pochi, soprattutto il secondo “Waking the Fallen” è uno di quegli album che strizza sempre l’occhio dallo scaffale dei cd; uno di quei dischi che si ascoltano e riascoltano sempre volentieri, prima, dopo e durante i pasti principali.
Il successo, quello vero, arrivò dopo, nel 2005 con il terzo lavoro: City of Evil. Un ottimo album che però si discosta completamente dal metalcore e da tutte le pulsioni hardcore dei due dischi precedenti. Dentro la “città del male” c’è una buona dose di pop, molta melodia e moltissimo heavy metal, classico e lussureggiante. Da quel disco in poi è stato un crescendo di successo e di vendite sino all’ultimo, ottimo “Nightmare” del 2010; con un solo momento buio: la morte del batterista The Rev nel 2009, stroncato da un infarto a 28 anni.



1.Sounding the Seventh Trumpet - 2001




2.Waking the Fallen - 2003





3.City of Evil - 2005




4.Avenged Sevenfold - 2007




5.Live in the LBC & Diamonds in the Rough - 2008 - dvd live al Long Beach Arena e un disco di B-sides e inediti.




6.Nightmare - 2010




















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