sabato 30 luglio 2011

Hank Ray: il death country e le anime arrosto

In quel di Berlino Hank Ray ha inventato il death country;  ha unito una buona dose di alternative country delle periferie americane, un po' di Johnny Cash, qualche riferimento al rock di Bowie, Iggy Pop e Lou Reed, una spruzzata di garage e, con l'aiuto del diavolo, ha tinto tutto di un nero piceo.
La miscela ottenuta è un dark country gotico e spettrale, con la sua voce greve in primo piano e tante grandi canzoni senza tempo.



I suoi album:



1.Countrycide del 2000




2.Mainstream death country del 2003




3.Ballads from the badlands of hearts del 2005




4.Barbeque of souls del 2006


Barbeque of souls - Devil's ruin records

1. Endless Plains of Delirious Lands
2. Damn River Risin’
3. The Sounds of Ghosts A-Crying
4. Bar-B-Q of Souls
5. Moonlight Mile
6. Broken Angel
7. Saturday Satan
8. Trail of Dark Desires
9. Bleeding (All Over You)
10. Blue Highway
11. Cold Death Angels Embrace







Prima di dedicarsi alla carriera solista Mr.Ray faceva parte dei Raymen, psycho garage-punk con i quali ha inciso 13 dischi (rarissimi da trovare)...








A proposito di death country...

Almeno altre due band sono da ascoltare per entrare dentro il mondo malsano e lugubre del death country e assaggiare qualche variante sul tema:

Those Poor Bastards

Sons of Perdition







http://www.hankray.net/

http://www.devilsruinrecords.com/wordpress/artistsandreleases/hank-ray/barbequeofsouls

http://itunes.apple.com/it/album/barbeque-of-souls/id306947225

http://rapidshare.com/files/175282284/Hank_Ray_-_Barbeque_of_Souls__2008_.rar


giovedì 28 luglio 2011

Italia Rock: la musica indipendente nella terra di Dante e di Sanremo



Il rock in Italia non ha mai fatto grandi numeri (qui non si parla, ovviamente, del rock di facile digestione, da stadi gremiti e trasmissioni televisive o pubblicità nel TG, dei vari Vasco Rossi, Ligabue, Negrita o ultimi, tristi, Litfiba...senza nulla togliere a loro e a chi li segue) né ha mai avuto vita facile. Eppure il caro vecchio stivale (isole comprese) ha espresso dei talenti che non hanno nulla da invidiare (se non i guadagni) ai gruppi inglesi o americani. Nel corso della storia del rock indipendente italico ci sono state, e ci sono tuttora, delle eccezioni, ma si tratta quasi sempre di successo (relativo) e notorietà ottenuti  oltre frontiera: le band del primo hardcore degli anni ’80 come i Negazione, Indigesti, Crash Box e soprattutto Raw Power hanno fatto scuola sia in nord europa che negli USA; altri come ad esempio i Lacuna Coil arrivano a vendere oltre 500.000 copie di un album nei soli Stati Uniti. In Italia invece è sempre stato difficile trovare nelle “classifiche di vendita ufficiali” qualche disco di rock alternativo se non forse i Litfiba, i CCCP Fedeli alla Linea, i Ritmo Tribale, i Punkreas, gli Afterhours, i Marlene Kuntz, i CSI o i Prozac+. Solitamente le band underground del nostro paese rimangono tali tutta la vita e difficilmente campano di musica, a differenza dei loro simili francesi, per esempio, che usufruiscono di sovvenzioni statali e vari altri mezzi che consentono loro di poter suonare, incidere dischi e promuovere le loro opere senza sudare  sette camicie, o elemosinare ingaggi o, addirittura, pagare per potersi esibire. 
Alcuni gruppi, soprattutto dell’area metal, sono riusciti o riescono ancora ad avere una distribuzione internazionale e l’appoggio di etichette estere, nonostante la crisi del mercato discografico e del pianeta terra in generale: oltre ai Lacuna Coil, i Rhapsody of Fire, Vision Divine, Death SS, Extrema, Cadaveria, Theatres des Vampires, Linea 77, Macbeth, Mandragora Scream, Necrodeath, Novembre, Sadist, Stormlord, White Skull etc... Nel versante dark wave godono di buona fama i Belladonna, gli Spiritual Front, gli Ataraxia e, soprattutto, i grandissimi Kirlian Camera e il gruppo satellite guidato da Elena Alice Fossi: Spectra Paris.
Qua sotto c’è qualche disco dell’underground italiano interessante da scoprire (o riscoprire) e varie gemme sconosciute ai più, come lo splendido “Vivere la luna” dei Nuvolablu: post-hardcore cantato in italiano e arricchito da poesia e originalità; un suono che al tempo si chiamava hardcore emozionale (emocore...) che nulla ha a che vedere con l’emo che s’intende oggi e che aveva origine dalla tradizione hardcore italica di gruppi come i Kina.
Mancano sicuramente molti dischi e gruppi importanti, ma l’Italia è fatta così: più gruppi musicali che pubblico, tutti hanno una chitarra e un amplificatore sgangherato nel proprio garage e quasi nessuno che li sta a sentire.
Del resto questa è la patria di Sanremo, Caludio Villa, Albano e Nino D’angelo mica dei Pink Floyd, Rolling Stones o Led Zeppelin...
I dischi si acquistavano (e si acquistano) dai cataloghi non dai negozi perché oltre ai prezzi più umani (in Italia per comprare un cd di musica in un negozio bisogna fare un mutuo) si trovavano (e si trovano) gli album tagliati fuori dalla grande distribuzione e dal grande circo  della tv e della radio commerciale.
Prima si sfogliavano i cataloghi cartacei di Otello, Sweet Music, Top Ten, ENDE, Goodfellas, Vacation House, Audioglobe poi Negative o EMP. Ora, ovviamente, si ordina on line anche se si trovano ancora alcuni cataloghi che arrivano comodamente a casa (vedi Negative o EMP).
Let there be rock


L'hardcore italico e qualche sua preziosa gemma sotterranea:

I Cheetah Chrome Motherfuckers





Crash Box






Indigesti 






I Kina di Aosta: grandi melodie e un hardcore originale, poetico e partigiano...







I portabandiera dell'Oi! in Italia: i Nabat






I grandissimi Negazione: il mitico ep 45 giri "Condannati a morte nel vostro quieto vivere" forse la cosa più veloce e fulminante dell'hardcore mondiale al pari di "In God we trust inc." dei Dead Kennedys.
Il fondamentale primo lavoro a lunga durata: "Lo spirito continua" e il più sperimentale e poetico "Little dreamer" prima della svolta metal e della fine. 








I Raw Power: la storia dell'hardcore in Italia e un mito immortale sia qui da noi che nelle lande americane. Qui ci sono due album: l'immenso "Screams from the gutter" e il sottovalutato e potentissimo "Mine to kill". Due bombe fragorose che ancora oggi sanno trasmettere la giusta energia ed eccitazione.
...E sono ancora tra noi, nonostante la morte di Giuseppe Codeluppi (R.I.P.), sempre grandi e imperdibili dal vivo.







Wretched







Declino




I refuse it





Peggio Punx





Ce ne sarebbero tantissimi altri da citare e omaggiare, ma lo spazio è breve e il tempo è tiranno...



Il rock indipendente italico ha anche altre facce e altre perle preziose da scoprire.

...a toys orchestra: una manciata di album di indie-rock da non perdere




http://www.myspace.com/atoysorchestra


http://www.atoysorchestra.it/


Anna Calvi è italo-inglese, nata da padre italiano in quel di Londra. In questo post è un po' forzato il suo inserimento, ma il disco è troppo bello e originale per non fare uno strappo alla regola. Da avere assolutamente.






Antonius Rex: il suo progressive mystic doom rock è un'esperienza coinvolgente e "Switch on the dark" è la chiave giusta per entrare nel suo mondo. Un ottimo album e un grande compositore.





Il dark medievale degli Ataraxia potrebbe essere una sorpresa per molti. I loro dischi sono tutti di un livello elevato e il coktail di neo folk, strumenti antichi, darkwave, archi e ambientazioni antiche e suggestive ha fatto scuola sia in Italia che all'estero.





Il primo, splendido, album dei Bartok "The finest way to offend you" è un ottimo lavoro di indie-noise, assolutamente da riscoprire.





La cantautrice-polistrumentista di Macerata, Beatrice Antolini ha pubblicato tre bellissimi dischi: Big saloon del 2006, A due del 2008 e l'ultimo Bioy del 2010. Sono tutti e tre da comprare a scatola chiusa e assaporare in piccole, grandi dosi quotidiane per un'esperienza nuova e affascinante all'insegna dell'originalità.






http://www.myspace.com/beatriceantolini


I Belladonna sono un gruppo romano di alternative rock con un retrogusto dark e tre splendidi album negli scaffali dei dischi di tutto il mondo. Sono una delle band più vendibili e conosciute all'estero e il gruppo rock italiano con il maggiore ascolto su Myspace.









I Boohoos di "Moonshiner" sconosciuta gemma underground:





CCCP Fedeli alla Linea di Giovanni Lindo Ferretti: il punk-folk emiliano con una forte componente combattente comunista e dei dischi eccellenti tra le cose più originali e importanti scaturite dagli spartiti dei musicanti italici di ogni tempo.







L'horror metal dei Death SS di Paul Chain e Steve Sylvester, poi mutato in un'altra cosa: una veste moderna e contaminazioni industriali e di altro genere che gli ha portati al successo, ma le prime, oscure incisioni sono le cose migliori.







I Disciplinatha... Abbiamo pazientato quarant'anni ora basta! L'equivoco destra-sinistra risoltosi solo anni dopo con il passaggio a "i dischi del mulo" alla corte di Giovanni Lindo Ferretti.
Ma il disco della discordia. una mitragliata di punk-metal feroce e disturbante resta la loro incisione migliore.







I Cagliaritani Joe Perrino and the Mellowtones erano una forza della natura in sede live (in una loro esibizione di spalla ai Litfiba dei tempi d'oro ebbero la meglio sugli headliner)
Il loro introvabile disco "Rane'n'roll" è una bomba di garage rock e, probabilmente, il miglior disco di rock indipendente cantato in italiano.





I Kirlian Camera non hanno bisogno di presentazioni: sono uno dei gruppi di darkwave elettronica più importanti del pianeta e i loro dischi sono a un livello superiore rispetto alla concorrenza. In attesa di un nuovo album...








http://www.kirliancamera.com/


Lacuna Coil: uno dei nostri migliori prodotti di export insieme al parmigiano reggiano, la moda e...ehm...Pausini e Ramazzotti.
Grandioso e moderno gothic metal.





L'elettronica oscura e disturbante dei Limbo:




I Litfiba, quelli veri, dei primi tre bellissimi album:







Malfeitor: eccellente black metal de Roma...





L'eccezionale punk rock dei Manges e l'ottimo album "Go down"




L'elettro dark-wave dei Neon "Rituals", ristampato di recente.




I Not Moving: il rock'n'roll diventa adulto anche nella nostra terra... Una band, un mito, una leggenda.






Nuvolablu: hardcore melodico emozionale in salsa italica. Da avere...





Elettronica da esportazione: Pankow...





Punk rock da cinque stelle: The Peawees!






I Ritmo Tribale prima della svolta mainstream: indie rock figlio del punk, potente e irresistibile e due dischi eccezionali "Bocca Chiusa" e "Kriminale"







Spectra Paris side project di Elena Alice Fossi dei Kirlian Camera in una veste più rock ma non meno interessante. Band tutta al femminile.






Gli Spiritual Front di Simone "Hellvis"Salvatori oscuro dark-folk mutato con il passare del tempo in una creatura più melodica e accessibile di pop decadente... Grande musica.






il punk rock dei Taxi:




il gothic metal dei Theatres des Vampires:






La darkwave-indierock-EBM di Tying Tiffany:





Gli Ustmamò: versione meno politicizzata del folk-punk dei CCCP e un primo album bellissimo.





Il funk indie rock dei Wagooba: un gioiello!







e i Gaznevada.





Nella casa del rock italiano si trova anche dell'ottimo punk rock:




Il pop punk al femminile delle Bambole di Pezza, senza troppo impegno, ma con grande energia




Gli esplosivi Crummy Stuff:




I Derozer:





L'hardcore melodico dei Forty Winks:




I Marsh Mallows di "Qualcosa di nessuno":




Gli Oltre Torrente:




Le Pornoriviste:





I Retarded:




Gli Stinking Polecats:




I Tracciazero:




The Valentines:



E tanti altri. La strada principale del punk rock italiano è attraversata da tanti vicoli con innumerevoli varianti: ska-core, emocore, pop punk, horror punk, hardcore melodico e no, e altre  nefandezze per tutti i gusti...ma il tempo è scaduto.










Il catalogo EMP:




La mitica raccolta "Gathered" dell'Electric eye records di Claudio Sorge...da madre Rockerilla:



Il catalogo Negative:




La raccolta Rock'80 della Cramps records con, tra gli altri, i Windopen e i Kaos Rock...Le origini del punk rock italiano.






Rockerilla dei tempi d'oro: la Bibbia del rock alternativo in Italia negli anni '80.





That's all, folks...