Lasciate ogni speranza o voi che entrate

Bochesmalas

lunedì 24 dicembre 2018

Come se fosse Natale


È un periodo dominato dall'inedia, dal tedio e dalla pigrizia più esasperata. Dopo il black friday, l'overdose di consumismo e il business natalizio, e prima delle grandi abbuffate delle imminenti festività, si resta basiti, con un pugno di mosche in mano, il portafogli vuoto e una voglia di fare le cose pari solo a quella di un messicano nel primo pomeriggio durante la stagione più calda.
Le idee latitano e la voglia di scrivere pure. In questo contesto il divano e la legna che arde nel caminetto non aiutano affatto. Questa pagina ha subito innumerevoli rinvii, è rimasta bianca per tanti giorni, e forse sarebbe stato meglio se avesse mantenuto quello stato di candore silenzioso, dato che non ho niente da scriverci su.
Per ora, in attesa che il mio cervello si desti dal letargo e l'ispirazione rientri, vi auguro buone feste...ammesso che ci sia qualcuno dall'altra parte, davanti a uno schermo.

















Se proprio non sapete cosa regalare/mi per Natale a me non dispiacerebbe affatto questo tele obiettivo qui sotto, il Fujinon XF 100-400, magari in accoppiata con il Teleconverter 1,4 X, un gran bel pezzo di obiettivo da accoppiare con la Fujifilm XT 3. Presto inserirò un apposito spazio nel blog per le donazioni via Paypal che utilizzerò, qualora si raggiungesse la cifra adeguata, per l'acquisto di questo tele zoom, dato che il mio conto agonizza...e la papera non galleggia.




Rockin' 2018. Prossimamente su queste pagine...e nella classifica dei migliori dischi dell'anno.





























































Anche in questi meravigliosi blog potete trovare già diverse classifiche dei migliori dischi dell'anno, per quanto riguardo questo blog dovete pazientare sino ai primi di gennaio 2019, come da tradizione:







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Dopo aver sognato ben altre vette, soprattutto nel periodo a cavallo tra il pre-campionato, le prime quattro giornate di LBA e gli esordi in EuropeCup, ora ci si ritrova in piena zona retrocessione, a soli due punti di distanza dal gruppetto delle ultime in classifica. Incredibilmente la Dinamo-Banco di Sardegna, costruita per lottare per le prime quattro posizioni e farsi un'abbuffata in Europa, si trova alla vigilia di Natale lontanissima dal gruppo delle prime 8. Probabilmente anche quest'anno la Final Eight di Firenze sfumerà clamorosamente. Mancano quattro partite per chiudere il girone di andata: il 26 dicembre in casa contro Pesaro (con i brutti ricordi che questa sfida si porta appresso), il 30 dicembre in trasferta a Brescia, il 6 Gennaio in casa contro la sorpresa Trieste (avanti di ben quattro punti in classifica!) per chiudere il 12 a Cantù con le ultime speranze. In teoria ci sarebbero ben otto punti in palio che potrebbero ancora garantire un posto tra le magnifiche otto, ma visti i risultati incredibili portati a casa in questa prima parte del campionato (la sconfitta sconcertante in casa contro Pistoia, 3 sconfitte contro le 3 ultime in classifica - in diversi periodi - ovvero Reggio Emilia, Trento e la stessa Pistoia) non c'è da essere molto ottimisti. Se si mette in mezzo anche anche la stupefacente beffa rimediata in casa contro Varese in coppa (avanti anche di 23 punti, persa di 3) non vedo grandi possibilità per la banda di Esposito. Comunque a parte il suicidio nel match con Varese e il blackout in Ungheria nel Round 1 contro lo Szolnoki, in Europa la Dinamo sta andando più che bene e non c'è da storcere troppo il naso. Il problema è nel campionato di serie A. Troppi punti regalati, troppa fragilità mentale, amnesie e distrazioni ai confini della realtà. La Dinamo ha offerto anche alcune ottime prestazioni, come nelle trasferte di Brindisi e Bologna o in casa contro Varese e Torino (ovvero le uniche, striminzite, quattro vittorie raccolte sinora) ma soprattutto nella sconfitta in casa contro i primi della classe, quella Milano di un altro pianeta che è riuscita a portarsi a casa la vittoria solo all'overtime e con un solo punticino di vantaggio. Purtroppo però i disastri compiuti negli incontri con Pistoia, Trento, Cremona, Reggio e l'ultimo con Avellino pesano come macigni. Almeno 8-10 punti sono stati regalati, perché se ci potevano stare le sconfitte contro Venezia e Milano e al limite anche contro Cremona, le altre non vanno assolutamente bene per una squadra che vuole stare tra le prime otto. Per assurdo delle 7 sconfitte incassate sino a questo momento l'unica che sia stata in forse sino all'ultimo secondo è stata proprio quella contro la capolista Milano (11 vittorie su 11). Quindi c'è qualcosa che non quadra; forse anziché intervenire sul mercato potrebbe essere più utile un intervento di un team di psicologi e/o psichiatri.
Comunque in quel di Sassari pare abbiano deciso di far fuori l'evanescente Petteway e quindi di ritornare sul mercato alla ricerca di una pedina più affidabile. Peccato perché Petteway è senza dubbio un ottimo giocatore ma penso che ha questo punto il suo taglio sia assolutamente inevitabile, se non addirittura necessario. Invece il buon Pierre pare essere definitivamente resuscitato e non vedo male anche l'esuberante Thomas di questi ultimi giorni. Peccato perché quando si recupera qualcuno e questi cresce e non poco (vedi i succitati Pierre e Thomas ma soprattutto Smith) qualcun altro cala sistematicamente (in questo caso Petteway, Spissu e anche, in parte, lo stesso Polonara). È tutto un sali-scendi di prestazioni modello montagne russe. Anche lo stesso - bravissimo - Bamforth, il miglior realizzatore della Dinamo, sta alternando grandi prove come i 32 punti della sua sontuosa gara contro Milano a qualche stupidaggine di troppo, come la palla della vittoria persa in modo incredibile negli ultimi secondi della sfida di coppa contro Varese o anche la sua prestazione  in toto  nella gara di campionato di domenica scorsa in Irpinia. Il mistero si infittisce...mah, speriamo bene.

Forza Dinamo! 


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Buon Natale.