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Bochesmalas

lunedì 2 novembre 2015

Non è un paese per stitici


La stitichezza, a.k.a. stipsi, non è una sciocchezza; affligge una larga fetta della popolazione, in particolare donne e anziani. Chi ne soffre, di certo, non ci scherzerebbe su più di tanto dato che è un problema serio: 

"La stitichezza o stipsi è una malattia o disturbo della defecazione consistente nella difficoltà di svuotare in tutto o in parte l'intestino espellendone le feci. (https://it.wikipedia.org/wiki/Stitichezza)"

Ma, tranquilli, ora vi potete dimenticare di questo problema se vivete in Italia, perché questo è un paese che fa cagare; manca giusto un decreto legge per ufficializzare la cosa.
Il nostro benamato governo non eletto sta facendo di tutto e di più per stimolare la peristalsi meglio di un qualsiasi lassativo o della somma delle ricette della nonna più tutti i flaconi e le compresse disponibili  all'uopo nelle farmacie.
Stanno anche dislocando diverse migliaia di bagni chimici lungo tutto il territorio nazionale per evitare che chi si trovi fuori casa si caghi addosso.

Qualcuno avrà senz'altro da obiettare che si è in buona compagnia, ovvero: sono molte le nazioni in cui si viaggia quotidianamente in regime di diarrea cronica (la vicina Turchia, per esempio, la Siria, la Libia, gran parte degli stati sotto un regime islamico, ma anche una buona fetta del cosiddetto terzo mondo per altri motivi, purtroppo).
Qualcun altro sostiene che questo assurdo abomino destra-sinistra-destra che ci è piovuto da cielo sia il migliore degli ultimi vent'anni o giù di lì, e di certo se i termini di paragone sono i governi Berlusconi, Letta e Monti forse chi sostiene questa tesi non ha poi tutti i torti. Forse, ribadisco.
Intendo dire che forse questo è un governo diverso da quello dei tre moschettieri succitati, io però non me ne sono accorto. Certo, le facce sono diverse, in linea di massima più giovani e talvolta più carucce, ma qualcuno mi deve spiegare cosa c'è di diverso rispetto al governo del berlusca: decine di funzionari di partito, presidenti d regione, sottosegretari e sindaci del PD-NCD indagati, condannati e trombati, abolizione dell'art.18 (fors'anche del sindacato), l'innalzamento del tetto di contante spendibile a 3000 euro, l'abolizione dell'IMU sulla prima casa e via dicendo. Senza dimenticare Verdini e Alfano, ovviamente.
Di certo il buon Matteo Renzi è riuscito a portare a termine il programma di governo di Berlusconi meglio del suo stesso compagno di merende o delle cene eleganti del Nazareno.
Di sicuro, però, c'è il fatto che se tutto quello che ha fatto e disfatto Renzi lo avesse fatto l'uomo del bunga bunga ci sarebbe stata la rivoluzione con tutte le città italiane messe a ferro e fuoco, morti e feriti.
Ma, si sa, il PD gode dell'appoggio incondizionato di giornali e giornaletti, di (quasi) tutta la TV e, soprattutto, delle masse adoranti (e maleodoranti) che popolano il nostro stivale. Qualsiasi cosa faccia, dica o proponga.
Al Berluskoni, invece, bastava solo il pensiero per far scatenare l'inferno nelle piazze, anche se era/è pressoché identico a quello dell'attuale leader maximo del PD.
Ma, come dicevo, tutto ciò che porta su quel marchio viene accettato incondizionatamente dalla quasi totalità degli italici, senza se e senza ma.
Be', è il partito del 41% alle europee, del jobs act, dell'EXPO, degli 80 euro e della Boschi, mica si può pretendere che qualcuno gli vada contro. E poi è di sinistra. O no?
In effetti il PD nasce dalle macerie della nostra benamata sinistra (ammesso che sia mai esistita), ma si è evoluta in un mostruoso ibrido con un nome quasi di sinistra e decine e decine di personaggi di estrazione di destra o dalla tessera DC, infilati a forza per modernizzare e rottamare il vecchio partito e suoi vecchi papaveri. Per non parlare degli strani e torbidi rapporti con il mondo della finanza e con le banche. Quello che è restato di sinistra nello sparuto gruppo della cosiddetta minoranza conta poco più (o forse poco meno) delle feci del mio cane. Purtroppo, a questo punto.
Poi c'è stata la bellissima vicenda di Marino, difeso a spada tratta anche sotto la valanga dello scandalo di mafia capitale, salvo poi linciarlo pubblicamente e mettere il "povero" e confusionario marziano alla gogna. Infatti il disastroso ex sindaco di Roma è stato trattato né più né meno come quell'altro, l'Enrico Letta. Tutti e due fatti fuori in modo subdolo e, a dir poco, discutibile, anche se bisogna dire che meritavano ambedue di essere accompagnati all'uscio, senza alcun dubbio, magari però in modo diverso, come dire...meno sereno. Perché senza dubbio il declino di Roma non è tutta colpa sua e, inoltre, non è sicuramente il più disonesto tra i suoi compagni di partito.
Ma anche stavolta il PD uscirà pulito, candido e sgargiante. Le colpe ricadranno tutte su Marino grazie a un sapiente utilizzo dei mezzi di informazione. La gente si dimenticherà velocemente (come sempre) delle malefatte del Pd romano e nazionale; la "verità" verrà aggiustata da un paio di slide, dall'eco degli 80 euro che ancora oggi è il cavallo di battaglia del partito, dalla stampa e dalla tv. Avete presente il neuralizzatore dei Men in Black? Be' il risultato sarà lo stesso.

Ma, tranquilli, adesso finalmente si possono rilasciare gli sfinteri e ci si può liberare di tutto quanto si è accumulato di questi tempi dentro l'intestino.
Dopo tirate lo sciacquone, mi raccomando. 






I poster modificati grossolanamente e il titolo di questo post sono liberamente tratti e ispirati (per non dire rubati) dal film "Non è un paese per vecchi" dei fratelli Coen. Un film bellissimo tra l'altro, e che non c'entra assolutamente con il delirio pop-u-lista che trovate più sopra.
Ma il Renzi, in effetti, vorrebbe davvero che questo non fosse un paese per vecchi (vedi la sua mitica "rottamazione", il jobs act, ma anche la riconferma della tremenda riforma Fornero sulle pensioni) ma il risultato sarà sempre e solo quello di far aumentare la fila, e conseguentemente i tempi di attesa, nei bagni pubblici.

Amen

2 commenti:

  1. Un film dei fratelli Cohen, tratto da un libro di un anarchico di nome Cormac Mc Carthy. Solo per chi non lo conosce. Un saluto Bro.

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  2. Un film bellissimo (l'originale intendo, non la versione "diarroica" di Renzi in questo post). Il libro invece non l'ho letto ma vedrò di recuperare.
    Ciao bro'

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