Lasciate ogni speranza o voi che entrate

Bochesmalas

venerdì 27 febbraio 2015

Pagine ingiallite...


Premessa:

Questo post non vuole assolutamente essere uno spazio pubblicitario, né tantomeno una qualche bizzarra forma di onanismo autocelebrativo.
Innanzitutto perché in questo blog non si vende nulla e la pubblicità e qualsiasi iniziativa a fine di lucro non è gradita. Anche se qui sono presenti alcuni link che conducono a un noto sito di auto-pubblicazione e vendita al pubblico di libri (lulu), vi prego di non acquistare nulla; prima di tutto perché non ne vale la pena e, poi, perché non voglio essere direttamente responsabile degli (immancabili) effetti collaterali conseguenti.
Poi, non c'è assolutamente nulla di cui essere orgoglioso, né nessun motivo valido per fare lo sborone.
Si tratta solo di cazzate allo stato puro, che hanno ragione di essere solo ed esclusivamente per il mio diletto personale.
Tuttavia se qualcuno avesse piacere di ricevere una copia (gratuitamente) di uno qualsiasi dei miei libri non deve fare altro che contattarmi.

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Detto questo, la domanda sorge spontanea: allora perché fare un post del genere?
La risposta è semplice: adesso che sta per uscire il libro "Zuppa di Mitocondri" che contiene tutti i racconti pubblicati nel blog che non avevano ancora una versione su carta, volevo solo rendere una sorta di omaggio agli altri libri. Perché seppur brutti, sporchi e cattivi, sono sempre figli miei.

"Ogni scarrafone è bello a mamma soja"

Questi libri, questi sei fratelli, sono quanto più rustico, grezzo e approssimativo sia mai stato pubblicato sul nostro pianeta. Sono scritti in modo pessimo, formattati e impaginati in maniera a dir poco imbarazzante. Qui la lingua italiana e la grammatica subiscono una serie di insulti che ancora gridano vendetta.
Eppure ci sono affezionato; li ho visti crescere, li ho nutriti e, infine, li ho dati in pasto al "mondo". E Chi se ne frega se sono rachitici, analfabeti, ignoranti e luridi. Tanto sono destinati a essere letti da non più di qualche decina di coraggiosi esploratori e ancora meno servono per riempire il portafoglio o portare gloria e notorietà all'autore. Con questo hobby non si guadagna nulla.
Come dicevo, questi aborti di pseudo-narrativa li ho fatti da solo: testo, copertina, formattazione... Per alcuni ho usato un mio dipinto per le copertine (Fantasmi Fritti a Cena, il retro di Requiem) o una mia fotografia (La Sorgente Rossa, La Rosa Nera); per altri mi sono servito di internet.
Questi racconti sono ispirati da alcuni grandi (e veri) scrittori, anche se non si direbbe: Kafka, Poe, Lovecraft, Benni, Pennac, Gogol, Bulgakov, Eco, Meyrink, Bukowski, P.K.Dick, Le Fanu, Stoker, Miller e tanti altri.
A volte mi sono ispirato alla musica: il Requiem di Mozart, i Christian Death, i Joy Division, i Bauhaus e il post punk, e i Nuvolablu. Per quanto riguarda questi ultimi, devo dire che sono stati fondamentali nella stesura di molti di questi testi, con l'album "Vivere la Luna" perennemente in sottofondo e in accoppiata con il libro "Elianto" di Stefano Benni.
Ma anche il cinema ha offerto il suo contributo: Shining, Dracula e gli horror "gotici", Il Nome della Rosa, la science fiction anni 50 e gli horror della Hammer, i B-movies, ma anche Il Marchese del Grillo, Tomas Milian e Bombolo.
Nonostante tutto questo dispiego di cotanta arte e armi formidabili il risultato è quello che è.  Non posso farci nulla...se non fare un bel falò.

Abbiate pazienza, mica sono una scrittore...













FANTASMI FRITTI A CENA




Questo libretto contiene sette vecchi (molto vecchi) raccontini: "Il Gatto", "Delirium", "Il Viaggio", "Una Sera al Bar", "La Fine del Signor D.", "I Divoratori delle Ombre" e "Dietro la Finestra". Alcuni di questi hanno trovato spazio anche nel blog.
Anche qui i generi sono vari e spesso miscelati tra loro: horror-gotico, fantascienza. splatter, pulp, umoristico-demenziale e cazzate varie. Praticamente si tratta di un'accozzaglia di storie surreali - incompatibili tra loro - infilate a forza nelle stesse pagine.
Il libro è scritto (molto) male e rifinito peggio: l'impaginazione è pessima, come sempre (giusto per essere coerente con la tradizione).
Da evitare assolutamente, a meno che non si possegga uno stomaco particolarmente forte e qualche ingranaggio rotto dentro la scatola cranica.

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INCUBUS




Incubus è (o meglio: vorrebbe essere) un racconto di fantascienza, condito con abbondanti dosi umoristico-demenziali. La storia si svolge in una città sotterranea dove dilaga lo spaccio di un particolare tipo di droga (molto particolare) e si aggira un pericoloso serial killer che predilige giovani donne bionde. Non mancano gli alieni con i loro stravaganti animali e neanche le cazzate a ruota libera (ovviamente).
È il racconto più vecchio dopo quelli contenuti in "Fantasmi Fritti a Cena".

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LA ROSA NERA




La Rosa Nera è una specie di giallo-thriller con risvolti archeologico-avventurosi "degni" di un Indiana Jones dei poveri. È il più lungo tra questi pseudo-romanzi dopo il "mastodontico" Un Cadavere in Cantina ed è anche - sempre dopo il succitato cadavere - quello che ha avuto maggiore diffusione tra gli impavidi lettori che hanno avuto la sfortuna di accogliere nella propria libreria un mio libro.

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LA SORGENTE ROSSA




La Sorgente Rossa è una sorta di horror-fantascientico ispirato alla science fiction anni 50 e ai film di serie B - i cosiddetti cult movie di una volta - con gran profusione di globuli rossi, bassa macelleria, insetti ipertrofici e altre stronzate assortite.
La vicenda si svolge nelle oscure prigioni della Torre Nera.

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REQUIEM




Requiem è un "classico" horror-gotico ispirato dal testo dell'omonima messa funebre e dai vecchi romanzi gotici. È pesante e claustrofobico più di quanto avrebbe voluto essere ma, nonostante tutto, è riuscito a conquistare la terza posizione tra i più letti e (forse anche) più "apprezzati".
Anche questo si avvale di una pessima impaginazione e di una terrificante formattazione (forse la peggiore del lotto), ma è rimasto così, senza alcun ritocco né imbelletto per renderlo gradevole. Del resto, un racconto dark, tenebroso e frantuma-testicoli come questo non ha (forse) necessità di nessun ritocco estetico per cercare di essere più piacevole. E, in ogni caso, non ne ha avuto.
Grezzo, rustico e oscuro, ma anche "onirico" e "poetico" a suo modo...

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UN CADAVERE IN CANTINA




Il "best seller" è, come ho scritto più sopra, Un Cadavere in Cantina. Il più strampalato tra tutti i libri e anche il più lungo come numero di pagine (eh si, anche questo l'ho già detto, abbiate pazienza).
Trattasi della storia surreale della famiglia Tuppons, un'accozzaglia di individui decisamente atipici, per non dire assolutamente folli, che vivono in un condominio popolare di una piccola cittadina ubicata in una remota provincia dell'Impero. Sullo sfondo ci sono ancora l'Inquisizione, la polizia segreta e i suoi metodi truci, le spie e i collaborazionisti. 
E poi c'è il mistero del cadavere scomparso e le vicende giudiziarie di un membro della succitata famiglia, che costituiscono l'ossatura del racconto.
Una storia che vorrebbe ispirarsi ai testi di Kafka, ma finisce per essere un minestrone indigesto ricolmo di assurdità, composto da verdure giallo-thriller-poliziesco, un po' di fantascienza, un po' di horror, una spremuta de "Il Nome della Rosa", qualcosa di etnico-folkloristico e una montagna di cazzate.

Questo si può scaricare gratis da qui, per gli altri provvederò al più presto:



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In attesa della zuppa...







mercoledì 25 febbraio 2015