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Bochesmalas

venerdì 30 agosto 2013

The Cemetary Girlz - Opus Vitae



The Cemetary Girlz sono una band francese tra le più importanti e seguite nella scena Death rock europea. Sono riusciti a crearsi un folto e fedele seguito e a ottenere il rispetto assoluto da parte di tutta la comunità gothic con un solo album, l’ottimo “Smoke My Brain” del 2008, pubblicato dalla Manic Depression Records, come anche il nuovo disco, oggetto di questa recensione. Anche loro, come molte altre band recensite ultimamente in questo spazio, sono legati in qualche modo alla Zorch Factory Records per la quale hanno anche inciso un Ep, disponibile in download gratuito presso il sito dell’etichetta. Ma nel loro caso il legame con casa Zorch è ancora più stretto dato che il “boss” dell’etichetta francese, Manu Zorch, ha suonato con loro per alcuni anni. Dopo il primo album la band ha subito un deciso rimescolamento nella formazione (ora sono un trio con Alien, Elvira e Diva Re) e qualche piccola novità si può avvertire anche nell’impasto sonoro proposto. Anche se sempre di classico Death Rock si tratta. I Cemetary Girlz, infatti, sono molto distanti dalla nuove forme dark-punk che si stanno sviluppando tra le nuove band Death Rock. La percentuale di punk presente nei solchi di quest’album è ridotta al minimo indispensabile, ovvero a quanto richiesto dal brevetto depositato alla nascita di questo sotto-genere che, in ogni caso, sempre dal punk proviene. Di tracce hardcore o crust-punk, poi, qui non c’è ombra. I suoni sono puri, per quanto possa essere puro un genere che, come quasi tutte le forme musicali moderne, è frutto di una contaminazione.
Opus Vitae si presenta in un’elegante veste grafica, decisamente adatta al suo contenuto.
Dopo un’ottima intro, perfetta per creare l’atmosfera giusta, si parte subito con alcuni pezzi forti della scaletta: lo psych-death rock di “Dracula is Cannibal” sospinto da tastiere e chitarre dal gusto vintage; la veloce e trascinante “Smoke My Brain” e l’ottima linea di basso che sostiene la martellante “Chupacabra.”
Il proseguo non è meno interessante, con un paio di pezzi in puro Cemetary sound (Los Vampiros Bandidos, La Mort du Cadavre e La Maledicion). Ma il brano più stuzzicante della prima parte del disco è, forse, il settimo sigillo “Pen Of Blood,” elegante, notturna e sostenuta da un eccellente lavoro della sezione ritmica. In questa parte del disco la velocità di crociera è sempre abbastanza elevata, con il basso sempre protagonista e un uso fantasioso e mai banale di batteria e percussioni.
La titletrack, che apre la seconda parte, è uno dei brani migliori del disco: oscura e inquietante, è attraversata da voci demoniache e da un bel giro di chitarra. Questo brano è presente anche, in coda al disco, in versione demo, un po’ meno carica di effetti e suoni e, probabilmente, anche meno impegnativa all’ascolto.
La traccia numero 10, Brouillon de Vie, lunga e sofferta, parte lenta e decolla gradualmente su un ottimo tessuto ritmico, accompagnata da voci declamanti e dolenti. La successiva “Funebra” è, ovviamente, intensa e oscura, e viene seguita dal cammino lento e doloroso di “Death is Coming.”
In questa parte del disco il ritmo rallenta, il tempo si allunga e l’oscurità dilaga, con la sua folla di creature irrequiete nascoste nell’ombra.
“La Nuit” è quello che promette sin dal titolo: lunga, oscura, sofferta e atmosferica. 
Chiudono l’album, la calma apparente di “The Trees are Still Sad,” lenta e soffusa, quasi post-rock, e “Opus Vitae” in versione demo.
In conclusione, Opus Vitae è un ottimo disco, forse un po’ lungo e faticoso, ma è capace di trasmettere una gran varietà di ottime sensazioni, grazie a una scaletta ricca di ottime canzoni.


Tracklist:

01.Intro "Les Filles du Cimetiere"
02.Dracula is Cannibal
03.Smoke My Brain
04.Chupacabra
05.Los Vampiros Bandidos
06.La Mort du Cadavre
07.Pen of Blood
08.La Malediction
09.Opus Vitae
10.Brouillon de Vie
11.Funebra
12.Death is Coming
13.La Nuit
14."The Trees are Still Sad"
15.Opus Vitae (demo version).

Manic Depression - 2013

Formazione:
Alien S Pagan - voce, chitarra, liriche
Diva Re - batteria, programmi, tastiere
Elvira - basso











4 commenti:

  1. Thanks to you! I think they are one of the best European bands of death rock...

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  2. Li ho visti dal vivo nel milanese lo scorso anno se non sbaglio e sono davvero fantastici, ormai ho consumato smoke my brain ed era ora che uscisse un nuovo disco.....

    Da tenere assolutamente d'occhio.

    Grande band!

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  3. Sono completamente d'accordo con te! Anche se io, purtroppo, non li ho mai visti dal vivo...

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