Lasciate ogni speranza o voi che entrate

Bochesmalas

lunedì 25 giugno 2012

Fantasmi


Spesso credere, anche alle cose più assurde e improbabili, fa bene alla salute e può essere molto utile alle cellule che sguazzano nella materia grigia, sicuramente di più dell’insipida monotonia del raziocinio. L’essere umano ha da sempre avuto la necessità d’inventarsi esseri o eventi sovrannaturali. Il bisogno di sognare e di guardare dall’alto il mondo reale, spesso grigio, scialbo, ma anche pericoloso e violento, fa parte del corredo genetico dell’animale uomo. In molti casi, però, si rischia che l’irreale prenda il sopravvento sul reale e, a quel punto, gli homo sapiens disorientati nello spazio e nel tempo possono cedere alle tentazioni del fanatismo religioso,  delle sette sataniche o pseudo tali, della stregoneria da mercatino del venerdì e altre turpi storie.
I fantasmi, tra gli abitanti del mondo soprannaturale, sono, forse, quelli più quieti e inoffensivi. Un’apparizione spettrale, ormai, non spaventa più neanche i bambini, anzi è più probabile il contrario, cioè che i fantasmi fuggano terrorizzati al cospetto di orde d’infanti vocianti e maneschi. Non ci sono più i fantasmi di una volta...
Neanche gli altri mostri se la passano meglio: i vampiri sono stati lavati (e centrifugati a dovere) in acqua fredda e hanno perso ogni parvenza di cattiveria, grazie a Twilight e affini; le mummie si trovano, ormai, solo nel nostro parlamento; i licantropi lavorano al circo o vengono rinchiusi nei canili e il mostro di Frankenstein fa meno paura dello Spread. I mostri che abitano nei condomini sono ben più pericolosi e inquietanti.
Quei poveri disgraziati dei fantasmi con la loro consistenza incorporea e la loro natura evanescente sono destinati all’estinzione nel frastuono del mondo moderno. Gli umani del terzo millennio non hanno tempo di preoccuparsi di rumori notturni e voci soffuse, spesso hanno le cuffie o i tappi alle orecchie e di certo non vanno a passeggiare nei pressi di antiche dimore diroccate o castelli abbandonati. Preferiscono i centri commerciali, le discoteche e le spiagge brulicanti di adipe, sudore e schiamazzi. Il rumore delle care, vecchie catene arrugginite non si sente più. O, forse, non lo si vuole più sentire.
E pensare che i fantasmi sono qui da sempre. In ogni civiltà, in ogni epoca, le apparizioni più o meno inquietanti di questi esseri impalpabili hanno turbato i sonni di milioni di persone. Ben prima dell’avvento di Giacobbo e i suoi discepoli (Mistero, su Italia 1) i defunti prendevano l’ascensore per presentarsi al cospetto dei propri parenti o per vendicarsi di un torto subito in vita. L’organizzazione cerebrale degli uomini in passato era molto semplice e facilmente influenzabile. Il paranormale trovava terreno fertile nell’ignoranza e nella superstizione e non c’era ancora nessuno scienziato in grado di smantellare l’apparato di castronerie e inganni. Solo dal 1800 in poi si è cominciato a sottoporre seriamente i fenomeni paranormali a esperimenti scientifici eseguiti correttamente e molti castelli di carte (con i loro fantasmi incorporati) sono venuti giù. 
In ogni caso chi vuole vedere vedrà, sempre e comunque, e chi vuole credere crederà. A prescindere dal fatto che le proprie illusioni vengano smantellate da qualcuno oppure no. La suggestionabiltà fa parte del corredo cromosomico di tantissima gente ed è più forte di qualsiasi prova empirica che cerchi di demolire le proprie convinzioni o che dimostri l’inganno celato.
Gli imbrogli fanno parte della natura umana e ci sono da sempre, da quando ancora si grugniva e si camminava tra i mammut con una clava in una mano e i capelli della consorte nell’altra. Con il tempo, però, l’inganno è stato fomentato dal business, dal desiderio di accumulare denari e guadagnare notorietà, approfittando dell’ignoranza e degli immensi spazi vuoti dentro i crani delle persone. E quindi si sentì la necessità di far apparire il fantasma, l’ectoplasma, a comando per avere maggior effetto (allo scopo utilizzavano sostanze chimiche, garze, batuffoli di cotone, alcol, veli e altri trucchi). Nacque la figura del sensitivo e le sedute spiritiche dilagarono nei salotti buoni di mezza Europa. I tavoli e i bicchieri si muovevano un po’ in ogni dove. Poi arrivarono in massa i sedicenti maghi e invasero le tv e le pagine pubblicitarie delle riviste di gossip.  
I fantasmi, invece, pian piano e in assoluto silenzio, hanno riposto lenzuola e catene in un cassetto e sono spariti nel nulla, da dove sono venuti...







Opala: Fantasma di Sempre



Il bellissimo brano che accompagna quest’accozzaglia di spettri e affini è “Fantasma di Sempre” degli Opala, tratto dall’EP “Mondo Fluido” pubblicato nel 1987 dalla Cannibal records. Una perla rara di post-punk italiano praticamente introvabile. L’Ep non è stato mai ristampato e si può trovare solo come vinile, usato nuovo,  su eBay oppure su vinileitaliano.it. Contiene altri tre brani: Follia, Magia e Mondo Fluido. I responsabili sono: Michele Guidotti voce e testi, Pino Siciliano chitarra, Gianfranco Muscarnera basso, Johnny Pecoraio tastiere e voce, Franco Presutti alla batteria.





















Nessun commento:

Posta un commento